“Belcane racconta il suo sbarco a Scicli” apre domani la mostra

E’ un’iniziativa di integrazione, condivisione e dialogo quella portata avanti dalla Fondazione Confeserfidi in collaborazione con MH – Casa delle Culture, Namastè e la Comunità Islamica Culturale di Scicli.

In via Arco Castro da domani, venerdì 24 maggio, apre la mostra ‘Belcane racconta il suo sbarco a Scicli’, alle ore 18:30, presso lo spazio multifunzionale della Fondazione.

Il titolo è volutamente provocatorio: la mostra racconta le storie di migrazione dei ragazzi delle comunità coinvolte, che porteranno un oggetto significativo del proprio viaggio, rappresentativo del loro approdo a Scicli o un ricordo della loro terra d’origine.

“L’obiettivo – spiegano Martina Mililli, presidente della Fondazione Confeserfidi e Paola Dantoni, vicepresidente – è quello di stimolare la riflessione sul tema della migrazione e dello straniero, inteso non come l’invasore nemico, ma come individuo con la propria storia di vita e di viaggio da raccontare. Tramite gli oggetti esposti, i ragazzi racconteranno una parte del proprio doloroso vissuto; lo scopo della mostra è quello di dare valore a questo vissuto e celebrare, nonostante tutto, la vita”

Piero Tasca, referente MH – Casa delle culture aggiunge: “Speriamo che attraverso questa mostra si possa creare un punto di vista diverso sulle persone “straniere” che arrivano in Italia. Che possa essere l’occasione per imparare a conoscerle e percepire il contributo che possono dare come un arricchimento culturale e non come minaccia”

Concetta Morana, referente del progetto SAI MSNA “Namastè” del Comune di Scicli che ha aperto le sue porte il 4 Novembre 2021, ospitando 15 minori stranieri non accompagnati (MSNA) conclude: “Il progetto Namastè ha come obiettivo supremo l’integrazione dei beneficiari con il tessuto economico e sociale della città, al fine di creare cittadini attivi e consapevoli che possano progettare la loro vita autonoma nel nostro territorio; in tal senso, la mostra che andremo a realizzare, si pone l’obiettivo di rendere i minori ospitati parte attiva della città.”

La gestione del progetto di accoglienza “Namastè” avviene di concerto con il personale dell’Ente Locale (Comune di Scicli, settore Benessere di Comunità) e dell’Ente Attuatore (Cooperativa Sociale Filotea), con un’équipe multidisciplinare volta a soddisfare tutti i bisogni dei minori ospitati.

Il progetto “Namastè” di Scicli è coordinato dalla dott.ssa Concetta Morana, affiancata dall’educatrice Mara Galanti, l’insegnante di italiano Gabriella Grassiccia, il mediatore Mithun Sayal e diverse altre figure professionali, come operatori legali, psicologici e OSA, al fine di garantire tutti i servizi e gli interventi materiali per l’effettiva attuazione dell’accoglienza.

La mostra sarà fruibile anche Sabato 25 maggio, Domenica 26 maggio e Lunedì 27 maggio dalle 18:00 alle 19:00. Ingresso gratuito.

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