Sicilia, concessioni balneari, il Presidente Firullo: “Chiediamo la validità fino al 2033”

Il Consiglio di Stato conferma la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre del 2023, obbligando così le amministrazioni a disapplicare eventuali deroghe al 31 dicembre del 2024,

Il Consiglio di Stato si richiama “ai principi della Corte di Giustizia Ue” per dare “immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale”.

In parole povere il Consiglio di Stato è contrario al cosiddetto rinnovo tacito delle licenze ma chiede che ci sia la possibilità di poter assegnare le licenze tramite una procedura di gara. Questo servirebbe secondo il Consiglio di Stato a “proteggere” la risorsa spiaggia che come si sottolinea nella sentenza risulta “scarsa”

Sulla questione interviene il presidente dell’associazione turistica balneare siciliana Antonello Firullo il quale mette in evidenza come ci siano delle contraddizioni. 

Innanzitutto-spiega Firullo-il consiglio di Stato non può dire che non ci sono le risorse. Il governo Meloni infatti ha fatto la mappatura e risulta che il 67% delle spiagge in Italia sono libere. Solo in Sicilia arriviamo a toccare il 20% circa (12% solo attività degli stabilimenti balneari). 

Noi siamo fiduciosi- prosegue il Presidente Firullo– in quanto il Governo Regionale ha confermato la proroga al 31 dicembre 2024. La Regione Sicilia nel 2019 infatti prese la legge nazionale che ha esteso le concessioni tacitamente e la modifico’ del tutto, obbligando noi concessionari, a presentare una formale richiesta di estensione, ad un nuovo iter istruttorio obbligandoci anche a garantire una fidejussione assicurativa per la garanzia del canone fino al 2033, regolarità del Durc, spese di istruttoria e aggiunta del 30 % del canone demaniale, quindi alla conclusione dell’iter istruttorio, solo se tutto corrisponde alle richieste della regione e si è in regola viene formulato un nuovo titolo concessorio che viene registrato all’ufficio registro di Palermo e pubblicato nel sito.

Questo è un procedimento che nel resto d’Italia non è stato fatto. Noi siamo quindi perfettamente in linea con quanto dicono i giudici del consiglio di Stato e per questo chiediamo la conferma della validità delle concessioni demaniali al 31 dicembre 2033 e l’annullamento delle comunicazioni, inoltrate telematicamente, ai concessionari del demanio marittimo della Sicilia che convalidano “l’efficacia delle concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2023” 

Firullo rassicura i balneari siciliani di aver ottenuto direttamente dagli uffici di Bruxelles informazioni chiare sul fatto che l’Europa non ha mai chiesto al Governo italiano di dare una scadenza alle concessioni, richiesta avanzata dal Consiglio di Stato, ne tanto meno di fare i bandi e le gare, ma solo “che tutte le concessioni abbiano una evidenza pubblica

Firullo sottolinea però che”anche su questo aspetto c’è poca chiarezza perché viene chiesta un’evidenza pubblica ma non vengono date le direttive su come farla. 

Noi in provincia di Ragusa e in tutta la Sicilia– conclude Firullo- continueremo a lavorare senza farci intimidire da nessuno. Non bisogna dimenticare che la qualità alle spiagge l’abbiamo data noi, sistemando zone che erano abbandonate e dando quei  servizi come il salvataggio, o la pulizia delle spiagge, per fare qualche esempio, che nemmeno i Comuni, seppur obbligati, riescono a garantire. Noi siamo le sentinelle delle spiagge” 

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