Le cerimonie del 25 aprile nei vari comuni iblei

Il 25 aprile è stato celebrato, come ogni anno, in tutti i comuni della provincia con cerimonie sentite e partecipate.

A Ragusa la giornata è iniziata con una cerimonia in piazza Gramsci, dove è stata deposta una corona d’alloro ai piedi della Stele all’Unità d’Italia. Dopo il commosso momento iniziale, si è formato un corteo che ha attraversato le strade principali di Ragusa fino a Piazza San Giovanni. Qui, il Prefetto, il Sindaco e il Questore hanno deposto una corona d’alloro al Monumento ai Caduti in guerra che è stata benedetta dal Vescovo Mons La Placa.

Cerimonia molto sentita anche ad Ispica dove il corteo alla presenza delle autorità e’ partito dal Palazzo Bruno e ha raggiunto i vari monumenti cittadini che conservano la memoria dei caduti. Qui il sindaco Innocenzo Leontini ha deposto le corone di alloro. 

Anche Pozzallo ha commemorato questa giornata in Piazza Delle Rimembranze con una cerimonia semplice ma sentita. Qui il sindaco Roberto Ammatuna ha deposto la corona di alloro al monumento ai caduti. 


“La libertà è una conquista. L’Italia è libera. E libera deve rimanere. Ed è compito di ognuno di noi celebrare chi l’ha resa libera. Ogni 25aprile Uniti nel loro ricordo” con queste parole il sindaco di Modica Maria Monisteri ha accompagnato nella sua pagina ufficiale le immagini della deposizione della corona al monumento ai caduti. 

Gioia e commozione hanno segnato la festa di quest’anno a Scicli scandita dalle parole del sindaco Mario Marino: “Il 25 aprile sia occasione di unione e non di divisione”.  Dopo la messa nella chiesa di San Giovanni Evangelista, la deposizione della corona d’alloro al monumento alla resistenza in largo Gramsci e quello ai caduti in piazza Municipio. 

La vittoria delle forze popolari e democratiche sul nazifascismo ha rappresentato la vittoria del bene sul male e, nonostante il travagliato percorso del Dopoguerra, l’inizio di un periodo di grande vivacità politica, ideale e culturale che ebbe nella Costituzione democratica e repubblicana la sua massima espressione – ha detto il sindaco Marino-. Oggi, a causa della grave situazione politica internazionale, il male rischia nuovamente di sopraffare il bene. 

Dinanzi a certe sfide, appare ancora più urgente ricordare e fare nostri quei valori di libertà e democrazia che i nostri caduti, sia essi militari che partigiani o semplici cittadini, hanno faticosamente conquistato, sacrificando la propria vita. Come hanno detto Sua Santità Papa Francesco e il Presidente Mattarella, ognuno di noi può e deve essere un costruttore di pace, mettendo al centro soprattutto il rispetto della dignità umana”.

Davanti al monumento alla Resistenza la presidente del consiglio Desirè Ficili ha ricordato il sacrificio di Salvatore Ficili, giovane sciclitano antifascista ucciso dai fascisti il 7 dicembre 1943.

A Vittoria dopo la giornata dedicata alla Fondazione e a Vittoria Colonna, oggi la celebrazione del 25 Aprile con la scopertura di una nuova lapide nel Memoriale della Pace dedicata alla Resistenza contro nazisti e fascisti e alla Costituzione.

A Comiso il sindaco Maria Rita Schembari ha accompagnato la cerimonia con queste parole: “Nata in un’Italia libera e democratica Fedele ai valori della Costituzione sulla quale ho prestato il mio giuramento, e che mi ha permesso di essere Sindaco della mia città per due volte, passando al vaglio degli elettori che democraticamente si sono espressi, festeggio il 25 aprile come Festa degli Italiani, come mia Festa e di tutti coloro che vogliono unire e non dividere, che si battono perché i regimi totalitari che ancora oggi opprimono molti popoli nel mondo siano cancellati, ed ovunque, dalla Cina al Venezuela ai tanti paesi dell’Africa che soffrono ancora l’indegna oppressione, una giovinetta possa sognare tra qualche anno di  rappresentare con Fierezza ed Amore le Istituzioni della sua Patria! W l’Italia, una, libera e democratica

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