A Ragusa una moneta locale per rilanciare l’economia della città. Il Pd boccia
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“Istituire una moneta locale a Ragusa. Considero tale scelta una piccineria politica divisoria, discriminante, settaria, in antitesi con la politica comunitaria europea che unisce popoli e abbatte muri e barriere.
Un’idea piccola, che dimostra la pochezza di idee di una classe dirigente che non riesce a far ripartire Ragusa economicamente” Sono queste le parole del segretario cittadino nonché consigliere comunale del Pd Peppe Calabrese ma da cosa scaturiscono?
Nei prossimi giorni a Ragusa si terrà una tavola rotonda su “Moneta e Comunità per il bene comune”. Sulla pagina del Comune di Ragusa per presentare l’evento l’assessore allo Sviluppo Economico Giorgio Massari scrive “Il comune è un Ente a finalità generale perché cura gli interessi e promuove lo sviluppo della propria comunità. Una moneta complementare può rappresentare uno strumento efficace per dare vita ad una effettiva politica di sviluppo locale, contrastando l’impoverimento sociale e stimolando l’inclusione sociale. Se ben costruita può essere uno dei pilastri su cui una comunità può basare il proprio percorso di trasformazione verso una maggiore sostenibilità economica, sociale, ambientale”.
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Quindi queste parole hanno scatenato la reazione di Calabrese che a quanto pare non è assolutamente d’accordo con questa idea. “Se da un lato posso capire il sostegno del sindaco Cassì che ha simpatie politiche molto legate al nazionalismo– continua Calabrese- dall’altra non capisco come può un europeista comunitario della prima ora come Massari con delega allo sviluppo economico, aggrapparsi e sostenere questa inutile proposta. Siate reali e pensate di più per proporre di meglio. Ad oggi poca cosa”
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