L’omaggio al jazz di Mingus incanta il Teatro Garibaldi di Modica

La spiritualità del jazz si è distesa lungo le sedute del teatro Garibaldi di Modica la sera del giovedì santo, e lo ha fatto con il desiderio di raccontare “un’indimenticabile storia d’amore e di jazz”, quella di Charles Mingus, geniale contrabbassista del Novecento e nome indissolubile della musica jazz mondiale.  

Un capitolo nuovo a firma Convivio Jazz Factory, la rassegna jazz del noto locale modicano – Convivio, che ha scelto di allargare la platea e spostarsi in teatro. Per una sera soltanto, tra le note della Convivio Jazz Ensamble (Gianpiero Fronte, Sergio Battaglia, Giuseppe Guarrella e Peppe Scucces) e la voce narrante dell’attrice Carmela Buffa Calleo, la regia di Uccio Di Maggio ripercorre vita e note del talento americano.

“Con la riapertura della rassegna jazz del Convivio – racconta il regista – attiva da più di dieci anni, e da pochissimo trascorso il centenario di Mingus, è nata l’intenzione di omaggiare questo grande artista aggiungendo alla musica anche una parte drammaturgica.”

“Mi è stato chiesto di scrivere – continua Di Maggio – e così mi sono messo a lavoro recuperando l’autobiografia di Mingus e scoprendo poi l’esistenza di un’autobiografia della vedova di Mingus, colei che è stata poi l’artefice della fondazione dedicata a Mingus e della famosa Mingus Band che porta in tutto il mondo. 

Ho scoperto che questa autobiografia – aggiunge il regista – l’ho sentita molto di più rispetto alla scrittura del famoso musicista, nei ricordi estrapolati dalla moglia, c’era un lirismo suggestivo che ho voluto portare in scena. La somma delle pagine di questi due volumi si aggira a poco meno di cinquecento pagine, quindi ridurre il tutto in una scrittura drammaturgica è stata una sfida entusiasmante.”

I brani celebri dello strepitoso musicista afroamericano (ed europeo nelle vene) hanno riecheggiato in sala, guidati dall’interpretazione di Buffa Calleo, la cui voce sembrava fosse nata in simbiosi con la malinconica profondità del jazz. Mai invadente, sempre azzeccata, in cambio d’ abito continuo, incastra le personalità di quei legami umani che Mingus ha vissuto.

foto di Antonio Giannone

“Quando scrivo lo faccio perchè so che c’è lei – riflette Di Maggio – una grandissima interprete che riesce a trasformare sul palco ciò che nella scrittura potrebbe sembrare una freddezza o una debolezza nella narrazione. Carmela Buffa Calleo è un’animale da palcoscenico e quindi diciamo che vinco facile, perchè so che il passaggio dalla scrittura alla traduzione nella messa in scena è una sicurezza. Sono molto soddisfatto di come sia andata e della risposta del pubblico.

Una serata, dedicata a Walter Manfrè, scomparso solo qualche giorno fa, che ha esaltato quella bellezza che la convidisione d’arte e di musica riesce a creare. 

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