Il trionfo del Gioia a Scicli, l’Uomo Vivo tra un fiume di gente

Un grande successo la festa del Gioia a Scicli, un esplosione di gioia, luci, entusiasmo e pubblico.

La festa dell’Uomo Vivo ha inondato di persone le vie del centro storico lungo tutto il giorno di Pasqua.

Ancora una volta la festa del Gioia a Scicli unisce fede e tradizione, spiritualità e folclore. È il momento in cui il bene, nella sua massima espressione, vince sul male.

La giornata di Pasqua è stata particolarmente intensa e molto partecipata dalla cittadinanza e da tanti visitatori.

“Ancora una volta, sia la processione diurna che serale, ci hanno lasciato emozioni indelebili. Tra queste sicuramente la felicità sul volto dei tanti bambini presenti e l’altrettanta felicità dei genitori nel vedere i propri figli così contenti e partecipi, in alcuni casi per la prima volta, di un grande rito di popolo che lega tutti gli sciclitani, senza distinzione alcuna. Un rito che si tramanda di generazione in generazione, come dimostra la grandissima partecipazione di giovani, sia tra il pubblico che tra i Portatori” ha commentato a margine della giornata il sindaco Mario Marino.

Una piccola curiosità. Poco prima dell’inizio della processione serale a spalla del Cristo Risorto, la visita inaspettata di Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo della Diocesi di Noto.

L’esperienza di Vinicio Capossela

“20 anni fa per la prima volta finii a Scicli il giorno di Pasqua, con Jacopo e Carmelo Chiaramonte. La festa non sembrava granché, cattiva musica e bancarelle, fino a che finimmo dentro la chiesa attratti dai boati. Ci dissero che era una miscela di paganesimo, fede e gallismo, poi si levò il grido collettivo: Gio-Gio-ia…la statua del Cristo risorto condotta a spalla uscì all’aperto investita da una selva di garofani e poi iniziò a barcollare oltre ogni limite di velocità pedonale sulle teste della folla inseguita da una banda in uniforme rossa che suonava sempre lo stesso pezzo, una marcia reale chiamata “Busacca”. Fu una epifania, una folgorazione: l’espressione più festosa della vittoria sulla morte” scrive in un post il noto cantautore Vinicio Capossela.

Nel post il cantautore chiude sottolineando come “In questi giorni di poca gioia, in cui la morte sembra entrare dai pori del mondo, che l’uomo vivo ci ricordi la sacralità della vita, di ogni vita, il valore di ogni vita umana”.

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