Il Consiglio di Modica approva 4 punti, ma la DC tira le orecchie al sindaco

Il Consiglio comunale di Modica ha approvato ieri sera 4 punti all’ordine del giorno. Il primo relativo ad una variazione al piano regolatore, il secondo sul passaggio della Spm a Gesco, quindi la soppressione della partecipata, il terzo e quarto punto relativi a due debiti fuori bilancio per sentenza esecutiva.

La prima sentenza riguardava un contenzioso con la società Sergio Tumino S.p.A. e la seconda un contenzioso con l’Associazione Distretto Turistico degli Iblei.

Il primo punto è stato quello relativo alla ditta Casablanca, di richiesta di variante al PRG, che attraverso un regolamento ormai acquisito da anni, permette di costruire ad un’altezza di 15 metri anzichè 12 metri, e che in termini pratici, consente di recuperare un piano in più in altezza, come già successo in diversi cantieri nel quartiere Sorda. Il punto è passato con la sola astensione della consigliera di opposizione Castello.

Il secondo punto è stato quello sul quale la seduta del massimo consesso cittadino ha dibattuto più a lungo e che ha riguardato il riassetto societario delle partecipate con lo scioglimento e liquidazione della “Modica Servizi Società Consortile arl” e modifica statutaria della società “Modica acque e depurazione srl”. Quindi il passaggio della Spm in Gesco.

La Gesco si occuperà di aumentare il capitale sociale da 50.000 a 95.000 euro e di modificare lo statuto andando ad offrire altri servizi rivolti a Comuni limitrofi, per il 20% del fatturato. La discussione è nata dal fatto che su questo punto sono state molte le perplessità e le raccomandazioni espresse dai revisori dei conti, in quasi 30 pagine, arrivate in ritardo alle commissioni chiamate ad esprimersi.

Per questo il capogruppo della DC, Piero Covato, nel suo intervento ha detto di votare favorevolmente l’atto, ma ha invitato l’amministrazione a far sì che non accada più che un atto così articolato arrivi solo 2 giorni prima sul tavolo di chi è chiamato ad esprimersi e a dare un parere.

L’intervento di Covato ha innescato un dibattito tra l’opposizione che in questo intervento ha visto un attacco dalla maggioranza, minimizzato dal consigliere di maggioranza, Paolo Nigro che ha assicurato sempre la massima collaborazione ma che dalla maggioranza si è voluto solo evidenziare il diritto e dovere dei consiglieri a chiedere che gli atti arrivino in tempi più celeri. Alla fine il punto è stato votato all’unanimità.

Nel suo intervento conclusivo il sindaco Maria Monisteri ha assicurato che si impegnerà affinchè in futuro l’invio degli atti avvenga in tempi più utili e non a ridosso della seduta del Consiglio per dare la possibilità a tutti di studiare gli atti come è doveroso che sia.

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