Lo sciopero nazionale dei dipendenti ENEL a Ragusa ha visto un’ampia partecipazione, evidenziando preoccupazioni per il futuro strategico dell’Ente. I sindacati hanno espresso il loro dissenso nei confronti delle decisioni aziendali, sottolineando la mancanza di investimenti e la precaria situazione lavorativa.

Durante il concentramento in Piazza Matteotti, i lavoratori hanno manifestato e hanno espresso preoccupazione per la direzione intrapresa dall’Azienda. Oltre il 90% dei dipendenti iblei ha aderito allo sciopero, partecipando attivamente ai sit-in organizzato.

Una delegazione di lavoratori e sindacalisti ha presentato un documento al Prefetto di Ragusa a firma delle segreterie territoriali di Filctem CGIL, Flaei CISL, Uiltec UIL. Nel testo sono state evidenziante le criticità del piano industriale proposto dall’ENEL. Il piano non prevede strategie efficaci per lo sviluppo energetico del Paese e si basa principalmente su tagli al personale e terziarizzazioni delle attività di distribuzione, con conseguente peggioramento del servizio offerto agli utenti.

L’ENEL a Ragusa impiega oltre 130 dipendenti diretti e distribuisce energia elettrica a una popolazione di 330.000 persone. Tuttavia, non sono previsti investimenti significativi nel programma di sviluppo della distribuzione elettrica per la provincia di Ragusa, il che mette a rischio non solo la continuità del servizio per le famiglie, ma anche per le attività industriali e commerciali presenti nel territorio.

I sindacati denunciano inoltre i piani dell’ENEL di esternalizzare attività elettriche fondamentali, con possibili rischi per la sicurezza sul lavoro e per l’affidabilità del servizio. Si evidenzia inoltre la proposta di modificare gli orari di lavoro e di ridurre lo smart working, con conseguenze negative per migliaia di lavoratori.

“La nostra è stata una voce potente e unanime, commentano Filippo Scollo della FILCTEM-CGIL, Emanuele Guastella della FLAEI-CISL e Giuseppe Scarpata della UILTEC-UIL, contro l’arroganza e le decisioni dannose prese dalla dirigenza, dimostrando che insieme possiamo far fronte a qualsiasi sfida. Questo momento straordinario di coesione e impegno è la risposta più eloquente e potente che potessimo offrire, un chiaro messaggio che le scelte scellerate non passeranno inosservate né saranno tollerate.”