L’opposizione torna alla carica e accusa il sindaco di Pozzallo, Ammatuna

Il Sindaco è bravo a “rinviare al futuro quello che non riesce a fare nel presente”

A Pozzallo l’opposizione anzi gli oppositori del sindaco tornano a farsi sentire.

In una nota dai toni come sempre piuttosto duri Enzo Galazzo (già candidato Sindaco) e i consiglieri comunali Peppe Sulsenti, Giorgio Scarso e Consalvo Carbone intervengono sulla questione delle opere cantierizzate e ferme da anni. Ma non solo. Sotto la loro lente di ingrandimento l’intero operato dell’amministrazione Ammatuna.

Il Sindaco Ammatuna- dichiarano– attribuisce il fallimento di progetti del Comune, in particolare il blocco dei concorsi, a colpi bassi e alla inefficiente macchina amministrativa. Non spiega però quali siano le ragioni per cui diverse opere cantierizzate, ferme da anni, non vengono ultimate (Palazzo Musso, Villa Tedeschi, tra le altre); il penoso stato delle strade; il blocco della viabilità, specie a Raganzino, che impone ai veicoli un largo giro per il raggiungimento del Porto ; dopo aver vietato l’uso di acqua a fini potabili sino a che non fossero effettuati i necessari accertamenti, non ha più comunicato alcunché all’utenza; l’omessa ristrutturazione della piscina comunale, inattiva da tre anni circa; l’enorme scavo alle spalle delle scuole di Raganzino, destinato alla raccolta delle piovane ma che ha fatto invece sorgere acqua di mare; l’abbandono del “mercato ortofrutticolo”, struttura destinata al crollo per l’incapacità di assegnarle una finalità pubblica. Non spiega che fine abbia fatto il pozzo di c.da Inchiudenda, abusivamente attivato circa due anni fa e subito dismesso senza che mai fossero state comunicate le ragioni della mancata erogazione dell’acqua boriosamente annunciata. Né spiega le ragioni per cui numerosi atti di Giunta di bandi di concorso sono stati ripetutamente adottati e dopo qualche giorno revocati per la loro evidente illegittimità”

Finito il lungo elenco delle opere incompiute passano poi ad analizzare la questione delle casse comunali che dichiarano sono “prossime al dissesto” e accusano il sindaco di fingere di “dimenticare che lui è al comando da quasi un ventennio e che pertanto è ipocrita il tentativo di accreditarne le responsabilità a passate amministrazioni, salvo che non abbia inteso rivolgerle a sé stesso” Chiedono poi di portare in Consiglio il bilancio consuntivo 2022 e quello preventivo del 2023, che attendono ancora di essere esaminati ed approvati.

Avv. Enzo Galazzo

Tutti gli “abbiamo … avremo … avremo” – conclude la nota a firma dei consiglieri e di Galazzo-sono gli specchietti per le allodole soliti del Sindaco che, rifiutando il confronto sui fatti reali, non ha nulla in mano, né in testa, salvo il tentativo di rinviare al futuro quello che non sa fare nel presente e che non ha saputo fare nel passato. Continui pure ad impegnare il suo tempo nei ricevimenti a Palazzo La Pira e a tagliare nastri ad ogni piè sospinto ma si astenga dal vittimismo insolente, e risponda nel merito, una volta almeno, alle contestazioni che gli sono rivolte

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