I dipendenti comunali di Chiaramonte in stato di agitazione, ma l’amministrazione resta in silenzio

A Chiaramonte Gulfi continua il muro tra amministrazione e sindacati. È stato proclamato lo stato di agitazione del personale del Comune di Chiaramonte Gulfi a seguito di una partecipata assemblea dei dipendenti nella quale sono stati discussi i temi che riguardavano: le ricadute del dissesto finanziario sui lavoratori; l’assenza della mancata adozione di provvedimenti con effetti giuridici ed economici nei confronti del personale.

Lo stato di agitazione vuole essere un momento di sintesi del malcontento dei lavoratori per favorire il rilancio di una vertenza tesa ad escludere la messa in disponibilità del Personale, ma anche al recupero delle necessarie risorse al ristoro economico delle retribuzioni.

La parte sindacale-dichiarano Nunzio Fernandez, segretario generale della FP CGIL di Ragusa, Sandra Farruggio della CISL FP, Raffaele Causarano del DICCAP / CSE, Antonio Fiorenza del SILPOL e Francesca Novello della UIL-FPL- lancia un appello al Sindaco e più in generale alla parte politica per agevolare un percorso virtuoso che possa minimizzare, anzi escludere qualunque effetto negativo nei confronti dei dipendenti, che in questo frangente si prestano ad operare senza limitarsi anche in presenza di una operatività ridotta dovuta al Part-time involontario, sostenendo il carico di lavoro conseguente ai pensionamenti. L’appello, va rivolto altresì alla parte politica di questa Provincia per promuovere in ambito regionale tutte le iniziative utili a agevolare il ripristino di condizioni di regolare operatività, che possa riportare serenità nelle famiglie dei dipendenti del comune di Chiaramonte Gulfi.

L’assemblea ha fatto seguito ad alcune note inviate all’Amministrazione nell’arco di pochissimo tempo che a tutt’oggi non hanno ricevuto alcun riscontro e a nulla sono valse le reiterate istanze tese ad avere un confronto con il Sindaco, non fosse altro che per fare il punto sull’attuale situazione.

I rappresentanti sindacali non riescono a comprendere l’inopportuno silenzio verso i rappresentanti dei lavoratori e tale atteggiamento è stato stigmatizzato prendendo atto di un’amministrazione poco incline alle relazioni sindacali, ciò lo si deduce dall’assenza di qualsivoglia informativa diretta ai sindacati, I temi più discussi in assemblea sono stati quelli degli esuberi, la riformulazione della dotazione organica e il funzionamento della procedura di mobilità, in questo caso la risposta di parte sindacale, non avendo notizie certe, non poteva andare oltre la spiegazione dei dettagli tecnici.

Dal tenore degli interventi, traspariva una grande preoccupazione dei dipendenti dovuta anche all’incertezza e la stasi del momento in cui si registra il mancato avvio della contrattazione decentrata che sarebbe dovuta partire già dal mese di maggio 2023, a tutto questo si aggiunge l’ulteriore preoccupazione di carattere economico, avendo solo di recente percepito il pagamento dello straordinario dell’ultimo semestre del 2023, mentre non risultano pagate e purtroppo nemmeno liquidate tutte le indennità correlate agli anni 2022 e 2023.

Nel corso dell’assemblea la parte sindacale dava notizia su una recente visita agli Assessorati da parte del Sindaco finalizzata all’acquisizione di risorse finanziarie per far fronte ai rigori del dissesto e evidenziava l’impegno dell’amministrazione nel contesto di difficoltà, purtroppo mai ufficializzato ai sindacati.

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