Errori nelle bollette di Iblea Acque, consigliere Monaca a Ispica: “Avevamo ragione”

“Dopo un lungo percorso, durante il quale abbiamo esposto con fermezza le nostre perplessità, abbiamo dimostrato come le pratiche adottate da Iblea Acque siano state poco trasparenti nei confronti dei consumatori”.

E’ quanto evidenzia il consigliere comunale di Ispica Paolo Monaca. “Sono esattamente trascorsi quattro mesi (era il 6 novembre 2023) – spiega Monaca – quando abbiamo dato notizia del primo utente ispicese che ha contestato la bolletta ricevuta da Iblea Acque per il mancato rispetto alla regolamentazione dell’Autorità nazionale di vigilanza e regolazione del settore idrico.

In conclusione abbiamo visto riconoscere i nostri diritti di consumatori. Infatti, abbiamo ottenuto l’annullamento della prima bolletta, successivamente pretendere la lettura reale del contatore idrico e, solo successivamente, abbiamo ricevuto la bolletta con i consumi reali come prescrive e tutela la legge”.

“Inoltre – dice ancora Monaca – siamo riusciti ad ottenere un indennizzo di € 30,00 (defalcato in bolletta) per il mancato rispetto dello standard specifico inerente al reclamo presentato.

La risposta ricevuta da Arera, è chiara e netta: l’installazione dei contatori è disciplinata dal Regolamento del servizio idrico integrato, definito dalla competente Ega; almeno due letture/anno; applicazione dei consumi medi annui relativi alle ultime tre annualità; cadenze semestrali/quadrimestrali per consumi annui da 0 a 1000 mc. Tuttavia, non tutto è stato chiarito. Soprattutto non siamo per nulla convinti di come Iblea Acque stia gestendo le utenze e la relativa fatturazione dove non esiste il contatore per la misurazione del consumo.

E’ corretta e coerente con la normativa nazionale la modifica dell’art. 46 del regolamento del servizio idrico integrato? Perché sono stati addebitati gli stessi consumi per utenti con componenti familiari differenti? Come mai nella bolletta Iblea Acque non vi è consequenzialità delle letture e, al contrario, sicuramente ad Ispica si è proceduto a fatturare inserendo le medesime ed errate letture presenti nelle fatture del 2021?

Ma soprattutto il paradosso sarà come dovremmo considerare le utenze senza contatore. Sarà vero quanto indicato dall’art. 20 del regolamento Iblea Acque del SII, secondo cui il gestore è tenuto a garantire l’installazione dei misuratori, anche (e non solo) se richiesto dall’utente? Al contrario, dovremmo seguire le indicazioni all’art. 3 del medesimo regolamento, secondo cui sono eccezionalmente ammesse forniture a forfait, con o senza misuratore d’utenza, nei casi occasionale con durata limitata?

Non credo sia da paese civile se oggi un cittadino debba attendere tutto questo tempo per ricevere quanto è già un suo diritto riconosciuto per legge. Già da oggi mi attiverò per presentare alcune istanze presso il Comune di Ispica, che tra l’altro è presente all’interno del Comitato del controllo analogo, affinché dia indirizzo alla controllata pubblica Iblea Acqua, per tutelare tutti i diritti di cittadini ed utenti che si trovano nella medesima condizione.

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