Per Iblea Acque, la Regione denuncia i sindaci alla Corte dei Conti. Contestato il compenso all’amministratore unico

La Regione denuncia alla Corte dei Conti i sindaci iblei. In particolare viene contestato il compenso all’amministratore unico della Iblea Acque Spa Franco Poidomani.

La dirigente Monica Tardo, del servizio 3, del Dipartimento delle autonomie locali, specifica nella nota che la Regione ha inviato lo scorso 22 febbraio che “E’ fatto divieto alle amministrazione pubbliche conferire cariche in organi di governo delle società da esse controllate a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza se non a titolo gratuito, con l’aggiunta che queste disposizioni si applicano alle società pubbliche partecipate, controllate e vigiliate, nonché agli enti o organismi sottoposti a controllo e vigilanza della regione

In buona sostanza, per la normativa vigente, all’amministratore della società Iblea Acque Spa, l’ingegnere Franco Poidomani, non può essere riconosciuto alcun compenso, in quanto dirigente in quiescenza.

Oggi invece lo stesso svolge il ruolo di Amministratore unico della Iblea Acque Spa con un compenso di 95 mila euro all’anno. Per questo motivo Sindaci e soprattutto dirigenti saranno chiamati a rispondere di eventuali loro responsabilità davanti alla Corte dei Conti alla quale la regione ha trasmesso la nota. Stando alla comunicazione della regione, inviata a tutti i sindaci iblei, si starebbe verificando la posizione di ogni singolo ente in merito all’affidamento di eventuali incarichi all’ingegnere Poidomani, attività che sarà oggetto “di eventuale separato specifico provvedimento

Intanto l’assemblea dei soci sindaci è stata convocata per il 6 marzo.

Sulla vicenda è intervenuto il presidente provinciale Mpsi, Andrea La Rosa che dichiara “è chiaro che si tratta di una problematica che, nella sua interezza, deve essere definita con la massima urgenza. Ne va dell’integrità della gestione di un servizio di fondamentale importanza per la popolazione iblea. Ci faremo portavoce-prosegue La Rosa- anche attraverso il consigliere comunale Biagio Pelligra, a cui chiederò di presentare una interrogazione in aula a Vittoria della legittima esigenza della popolazione di potere avere più spiegazioni su tutto l’iter e, soprattutto, della necessità di comprendere come sarà attuata la gestione del servizio idrico integrato. Mi sembra che, rispetto alle numerose perplessità sollevate da più parti, e dopo la presa di posizione della Regione, sia necessario un passaggio non più rinviabile perché si risponda in maniera precisa agli interrogativi emersi”.

A defilarsi dell’intera vicenda e la deputata di 5Stella Stefania Campo, la quale in una nota, svrive: “Non comprendiamo perché questa comunicazione della Regione arrivi a distanza di più di un anno: se avesse ragione l’assessorato, Poidomani si sarebbe dovuto dimettere già ad agosto del 2022 per incompatibilità.

“A noi, ovviamente, non interessa entrare nel merito di una questione prettamente normativa, che di certo si dovrà risolvere con un’interpretazione autentica che accerti definitivamente se Poidomani è realmente incompatibile oppure no, ciò che riscontriamo è piuttosto un accanimento da parte di alcuni esponenti politici locali nei confronti dell’attuale amministratore. Un attacco costante che non comprendiamo se spinto dalla ricerca di correttezza e legittimità amministrativa o se nasconde la volontà di promuovere interessi particolari o addirittura l’obiettivo di far subentrare al posto dello stesso Poidomani qualche vecchio politico, e peggio ancora magari anche la strategia di far saltare la stessa gestione pubblica dell’acqua”.

” Non permetteremo, prosegue la Campo, che questa guerra interna ai partiti del centrodestra, infici il lavoro fatto finora per la gestione pubblica delle reti e degli impianti idrici, così come non permetteremo che le incompatibilità riscontrate nei confronti dell’ing. Franco Poidomani possano avere ricadute significative sulla modalità di gestione già ratificata con la costituzione della Iblea Acque”.

” Accertati i fatti, se l’ing. Poidomani non dovesse più poter svolgere tale compito di amministratore delegato, si dovrà dimettere, ma fino ad allora non accetteremo questo inutile stallo che si protrae oramai da troppi mesi. Il Movimento 5 Stelle, altresì, continuerà a vigilare affinché la Iblea Acque, vista la natura di società pubblica, non si trasformi in un bacino elettorale ad appannaggio di una certa politica locale. Chiediamo, al contrario, che si punti sempre su stringenti criteri legati alla professionalità, all’autonomia e innanzitutto alla onorabilità che l’importante incarico in questione prevede”.

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