Pozzallo: agricoltori bloccano i camion con il grano contaminato arrivato al Porto

Prosegue la protesta degli agricoltori che questa mattina si sono dati appuntamento al Porto di Pozzallo. È qui che arrivano le navi dall’estero che scaricano grano “contaminato”. E così gli agricoltori, dopo aver invaso le città con i trattori, hanno deciso di ritrovarsi nel luogo da dove tutto ha inizio e di bloccare i camion con a bordo il grano.

Ma non si sono limitati a questo, hanno anche prelevato una quantità di grano da fare analizzare

E quando hanno preso il grano in mano la loro esasperazione è aumentata come ci hanno spiegato: “Se guardiamo bene il grano, è evidente già ad occhio nudo, che questi chicchi non vanno bene, che sono stati trattati che non è stato essiccato al naturale come il nostro grano”.

Ed è proprio questa la rabbia degli agricoltori: “In Sicilia-dichiarano-abbiamo circa 300 mila ettari di superfice destinata alla produzione di grano che sarebbe già sufficiente per il nostro consumo. Oggi, questa superficie, si è ridotta perché gli agricoltori sono demotivati a produrre grano, non riescono a competere con quello che arriva dall’estero e viene essiccato forzatamente con il glisofate, l’erbicida più diffuso al mondo, che serve a far anticipare la mietitura del grano e che abbassa i costi di produzione. Ma noi non ne abbiamo nemmeno bisogno perché il nostro grano si essicca con il sole. Purtroppo non sappiamo sfruttare questa grande risorsa. Ma la cosa paradossale è che questo grano viene importato in Italia legalmente e finisce sulle tavole dei consumatori anche se ai nostri agricoltori ne viene giustamente impedito l’uso perché è dannoso per la salute pubblica.

Ed il problema della salute pubblica è stato certamente quello più evidenziato durante la protesta perché, oltre a distruggere il settore agricolo,  l’importazione di prodotti contaminati sta provocando gravi danni alla salute. Da qui la richiesta di analizzare il grano: “Innanzitutto-ci spiegano- chiediamo che vengano fatte delle analisi complesse in maniera tale che si possa evincere cosa c’è in quel grano. Basti pensare che il grano che abbiamo prelevato noi lo utilizziamo come mangime per gli animali, in Canada nemmeno per questo. È facile capire perché oggi stanno aumentando, ad esempio, i casi di celiachia, perché un grano di questi che è essiccato e quindi molto concentrato ha proteine talmente alte che il corpo umano non riesce a metabolizzare. Insomma, ci sono tutte una serie di problematiche che è arrivato il momento di affrontare e per farlo è necessario che noi agricoltori dobbiamo essere presenti ai tavoli in cui si prendono le decisioni importanti e far sentire la nostra voce cosa che fino ad oggi c’è stato impedito.”

Una richiesta più che giusta quella degli agricoltori che però si sentono abbandonati non solo dalla politica ma anche dai consumatori. Ieri, infatti, alla protesta non c’era una grande rappresentanza di gente comune che sembra non interessata ad una battaglia che viene fatta anche nel loro interesse: “Dovevamo essere di più– grida una donna esasperata-dove sono quelli che ogni giorno si lamentano? È necessario scendere in piazza. Qui c’è in ballo la nostra salute, quella dei nostri figli, abbiamo tutti tante malattie, stanno morendo tante persone, tanti giovani, la politica ci ha abbandonato ma almeno noi cerchiamo di restare uniti perché solo insieme siamo più forti

agricoltori, Canada, consumatori, grano, grano contaminato, navi, porto pozzallo, pozzallo, protesta agricoltori, sicilia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings