Nel Duomo di San Pietro a Modica si è tenuta la celebrazione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e degli operatori della comunicazione.

La Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Salvatore Rumeo ha visto la partecipazione dei giornalisti della diocesi di Noto, a concelebrare con lui anche don Alessandro Paolino, direttore dell’ufficio diocesano di Comunicazioni sociali e don Marco Rabbito, vice direttore.

San Francesco di Sales vissuto tra il 1567 e il 1632 è stato teologo, dialettico e, soprattutto innovatore nelle forme della comunicazione. 

Il primo ad introdurre l’uso di fogli stampati da distribuire nelle case o da affiggere all’ingresso delle chiese per le comunicazioni religiose e di catechesi. 

Per questi motivi Papa Pio XI nel 1923, lo scelse come “patrono dei giornalisti”.

Nella sua omelia il Vescovo ha ringraziato i giornalisti per il loro prezioso servizio nel campo della comunicazione e dell’informazione, rimarcando che la ricorrenza del 24 gennaio è motivo di riflessione per tutta la categoria, sulla necessità che essa metta sempre l’etica e la Verità al centro della loro  professione.

“Oggi ricordiamo un grande Santo, un grande asceta e un grande mistico. In principio era la Parola, Dio è Comunicaizone e noi per primi siamo ascoltatori di una parola che è salvezza. Come credenti siamo sempre in questo atteggiamento di ascolto di una Parola che in sé ha il potere di cambiare” ha sottolineato nel corso dell’omelia.

Infine, il vescovo ha sottolineato l’importanza del servizio  che i giornalisti rendono alla comunità “un servizio alla persona, che deve essere un servizio umano“.

A conclusione dell’omelia il vescovo ha invitato tutti a ritornare a pensare, rendendo le comunità cenacoli di pensiero in cui l’incontro permette di creare dialogo.

Intanto stasera i giornalisti iblei si rivedranno a Scicli su iniziativa della collega Pinella Drago. Dopo la celebrazione eucaristica ci sarà un momento conviviale.

Riproduzione riservata