Fare rete con Modica: Ragusa Prossima chiede la salvaguardia delle vecchie stazioni ferroviarie

Appresa la notizia che l’amministrazione comunale di Modica, ha ricevuto da parte di Rfi rassicurazioni sulla messa in sicurezza dell’ex immobile storico ferroviario di Modica già deposito locomotive, il consigliere comunale di Ragusa Prossima, Gianni Iurato, fa un appello ai sindaci del sud est.

“Sono attenzioni che ora dobbiamo chiedere, come Comuni del Sud-est, per tutte le nostre stazioni – continua – molte di esse in mano ai vandali e ai ladri di rame. Stazioni dal potenziale turistico enorme, se le corse fossero potenziate anche nei fine settimana e soprattutto durante le festività tutte.

Stringiamoci attorno al sindaco di Modica perché la rimessa locomotive in questione non è solo di Modica ma patrimonio di tutta la comunità iblea. Facciamo quadrato attorno a questa storica anche se doverosa presa di responsabilità di Rfi affinché, anche con l’aiuto di “Fondazione Fs”, in quella struttura possa nascere il museo ferroviario e, perché no, anche un ostello giovanile del passeggero ferroviario. Ostelli giovanili che potrebbero sorgere anche nelle altre stazioni ormai con locali abbandonati ed inutilizzati. Fungerebbero pure da presidio e custodia del patrimonio ferroviario edilizio”.

“Tutti i sindaci delle cittadine iblee attraversate dalla ferrovia e dove insistono le stazioni ferroviarie – chiarisce Iurato – dovrebbero fare rete affinché le loro stazioni diventino luoghi tematici dove commercializzare prodotti tipici e artigianato.

Ogni stazione ferroviaria, oltre a ospitare un ostello, potrebbe diventare luogo di socializzazione e interscambio culturali. Immaginare di andare con il treno nei fine settimana alla stazione Dirillo, immersa in una spettacolare pianura tra milioni di viti, per comprare del buonissimo vino prodotto dalle cantine tra le più importanti di Sicilia; piuttosto andare sempre in treno presso la stazione di Acate o di Scicli per comprare la buonissima produzione locale, ortaggi, verdura, fiori, coltivazione in serra.

Idem per la stazione di Vittoria e Comiso con l’obiettivo di comprare il nostro Cerasuolo e il pecorino locale, oltre a visitarne i meravigliosi centri storici. Piuttosto presso le stazioni di Ragusa e Modica dove comprare formaggi, salumi, dolci, prodotti vari conservati sott’olio e poi visitare i patrimoni monumentali locali.

Si potrebbero rivalutare le stazioni ferroviarie di Sampieri e Pozzallo per poi collegarli attraverso un piccolo servizio di bus navetta con il mare. E, infine, la stazione di Ispica che potrebbe essere collegata sempre con un servizio di bus navetta con la zona archeologica conosciuta in tutto il mondo come “Cava D”Ispica”. Per non parlare delle potenzialità delle stazioni di Ibla, Genisi e la più nota, per ovvie ragioni, stazione di Donnafugata. Quale il senso dell’appello che sto lanciando? Diamo una seconda vita alle nostre stazioni ferroviarie ed una seconda possibilità alla nostra bellissima tratta ferroviaria” conclude Iurato.

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