Gli auguri del Vescovo di Ragusa a varie realtà iblee
In questi giorni il Vescovo di Ragusa, Mons. Giuseppe La Placa, si è recato in visita in diverse realtà iblee per porgere i tradizionali auguri di Natale.
Un’intensa settimana quella vissuta dal presule ibleo in preparazione al Natale. In questo periodo di avvento in preparazione al Santo Natale, il vescovo ha incontrato diverse associazioni e realtà del territorio per portare con i suoi auguri un messaggio di pace e speranza.
Il lungo giro è iniziato lo scorso 16 dicembre con la visita all’Associaizone Raggio di Sole ONLUS, qui ha incontrato i ragazzi, le loro famiglie e lo staff. Domenica 17 si è recato in visita presso il Centro Aiuti alla Vita di Ragusa per uno scambio di auguri e l’inaugurazione dell’Albero di Natale.
Dal lunedì 18 ha celebrato diversi precetti natalizi con l’amministrazione e il consiglio comunale di Ragusa all’interno dell’Aula consiliare. Nella mattinata del 19 ha celebrato nella Cattedrale di San Giovanni Battista la messa Interforze e in serata nella parrocchia San Tommaso di Ragusa Ibla ha celebrato la messa con i dipendenti della Fondazione San Giovanni Battista, che svolge diverse attività sociali nel territorio ibleo.
Nella mattinata del 20 dicembre ha celebrato la Santa Messa all’interno dell’Aeroporto Civile di Comiso, il giorno dopo nell’atrio dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa e in serata con i maestri del lavoro nella parrocchia San Giuseppe Artigiano di Ragusa.
In questa settimana il vescovo ha visitato tante associazioni e enti per i tradizionali auguri di Natale: la Prefettura, i detenuti della Casa Circondariale, la Casa per minori “Rosetta”, la sede provinciale del sindaco UIL, una casa di riposo per anziani a Vittoria, la sede provinciale dell’INPS, il CSR di Ragusa e la sede iblea di Anffas.
Nel suo messaggio augurale, il vescovo Giuseppe La Placa sottolinea “nel volto di Gesù Cristo, che nasce nella grotta di Betlemme, noi davvero possiamo trovare il nostro vero volto. Nell’umanità di Cristo noi riscopriamo il capolavoro uscito dalle mani di Dio: che siamo ognuno di Noi. Vorrei invitare tutti voi a sostare qualche minuto davanti al vostro presepe e a contemplare il volto del bambino e ritrovare il nostro volto”.