Modica: nuova antenna alla Caitina. Sabato 23 dicembre manifestazione di protesta dei residenti

E’ nato il movimento “Noi diciamo Si al 5G ma non sul bancone di casa”. 

Non si placa a Modica la polemica sulle antenne che sembrano sorgere come funghi. Dopo quella della Via Peppino Impastato e del polo Commerciale, qualche giorno fa le ruspe sono arrivate anche alla Caitina.

Qui però, ieri l’altro, hanno trovato una forte resistenza da parte dei residenti. Uno di loro pare sia stato anche trasportato all’ospedale per un malore quando si è reso conto che l’antenna sarà posizionata proprio vicino alla sua casa.

Alcuni dei residenti hanno anche provato a bloccare i lavori ed è stato necessario l’intervento dei carabinieri. Per evitare di essere denunciati sono stati però costretti a fare entrare i due camion ma questo non vuol dire che hanno deciso di mollare.

Sabato pomeriggio è infatti prevista una manifestazione per impedire questo scempio. Alla Caitina protesteranno anche i cittadini del Polo Commerciale, da dove è partita la raccolta firme per chiedere al sindaco di Modica, Maria Monisteri di emettere, in autotutela, tutti i provvedimenti di sua competenza per la sospensione prima e la revoca dopo del provvedimento amministrativo autorizzatorio all’avviata installazione di un’antenna 5G nella Variante SS 115.

I promotori sostengono infatti, “Non è possibile avere un’antenna di 34 metri attaccata ad un bombolone del gas GLP e ad una cabina dell’Enel, circondata da palazzo dove abitano 60 famiglie e 300 persone, oltre al centro commerciale, a scuole dell’infanzia, alla Chiesa, ai vigili del fuoco. Hanno pensato di mettere una bomba sui nostri balconi ma noi ci opporremo con tutte le nostre forze”.

L’appello è principalmente rivolto al sindaco che peraltro ha rassicurato tutto il suo impegno anche al giornalista de Il Domani Ibleo che l’ha intervistata.

Il senso della protesta di sabato, ma anche dei giorni a venire è: “ Noi diciamo Si al 5G ma non sul bancone di casa”. 

E’ incredibilem infatti, che gli Uffici comunali abbiano messo, non con uno, ma con ben sei silenzi assenso, il sindaco in questa paradossale situazione di imbarazzo che non può ricadere sui cittadini.

Sabato pomeriggio alle 15,30 alla Caitina, il movimento non è più, quindi, di zona, si fonde in uno e si allarga a tutta la città. E visto il numero di antenne programmate, si andrà ad ingrossare nelle prossime settimane e mesi.

L’obiettivo del movimento di protesta è quello di coinvolgere tutte le forze sociali, le organizzazioni sindacali e datoriali, le associazioni culturali e del mondo della scuola. E anche quella classe politica che, salvo uno-due casi, non ha fatto sentire la sua voce.

L’auspicato Consiglio comunale aperto potrebbe essere l’occasione, sempre che verrà convocato, per fare pronunciare i Consiglieri Comunali in modo che possano dire alla città da che parte stanno. Lo stesso dovrà fare l’Amministrazione comunale ed i parlamentari eletti in città.

Tutto questo prima che le 14 antenne previste vengano installate alla faccia della protesta.

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