Sono passati 64 anni dal 10 dicembre del 1959, quando a Stoccolma venne consegnato il premio Nobel per la letteratura a Salvatore Quasimodo. La motivazione del premio recitava “per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi”.

Salvatore Quasimodo, esule involontario nasce a Modica il 20 agosto 1901 tra “sentieri velati da un tratto eterno: basole tra scorci di storica passione”, come lui stesso scrive della Città della Contea.

Il poeta è stato uno dei principali esponenti dell’ermetismo, traduttore di molti classici greci e opere teatrali di Molière e Shakespeare.

La fasi più creative dell’opera poetica di Quasimodo risale alla raccolta Acque e terre (1930), Oboe sommerso (1932) e a Ed è subito sera (1942).

Quasimodo a Modica visse solo i primi 14 mesi di vita, la famiglia era originaria di Roccalumera, paese in provincia di Messina, e in questo paesino alle porte della Città dello Stretto la famiglia Quasimodo trovò rifugio dopo la disastrosa alluvione di Modica del 26 settembre 1902.

Negli anni degli studi messinesi conobbe Salvatore Pugliatti e Giorgio La Pira, i tre intrattennero un’amicizia significativa per tutta la vita seppur sparsi in ogni parte d’Italia.

Oggi a 64 anni dalla consegna del Premio Nobel, il museo “Casa Quasimodo” rimane aperto dalle 10.00 alle 19.00, sarà possibile vedere la cerimonia di premiazione e ascoltare il discorso del Poeta.