L’on. Abbate alla conquista della provincia. Sarà Giorgio Linguanti il suo candidato alla Presidenza

Forse alle urne tra il 15 aprile e il 30 giugno 2024, ma non ci crede nessuno

Se apparentemente a Modica la politica sembra non riservare grandi sorprese, almeno non più di quelle che ci ha regalato in questi anni, in realtà qualcosa si muove eccome.

Il deputato regionale Ignazio Abbate ha due obiettivi: uno lo riguarda, diciamo in prima persona, perché com’è facilmente intuibile la sua ambizione è quella di entrare nella giunta Schifani, l’altro riguarda il suo caro discepolo nonché braccio destro Giorgio Linguanti che pare ambisca a diventare il futuro presidente della Provincia Regionale di Ragusa, se è vero che si tornerà presto a votare per eleggere i rappresentanti di Palazzo di Viale del Fante.

Linguanti, lo ricordiamo è stato Vice di Ignazio Abbate quando questo era sindaco di Modica, assessore ai lavori pubblici e la scelta di non impegnarsi in prima persona nella squadra assessoriale di Maria Monisteri ma di lasciare spazio alla nipote Delia Vindigni potrebbe essere interpretata proprio in questa direzione. Lo si vede già da qualche tempo partecipare a degli incontri strategici che non lasciano alcun dubbio su quale sia l’intenzione dell’ex vice sindaco.

D’altronde Abbate si è impegnato in prima persona come Presidente della Commissione Affari Istituzionali all’Assemblea Regionale Siciliana per redigere ed approvare un nuovo disegno di legge che porti al voto di primo livello per il governo degli enti intermedi siciliani. In questo stesso disegno di legge è stata già individuata una finestra temporale per il voto compresa tra il 15 aprile e il 30 giugno che è la prima finestra utile per votare.

Quindi se da una parte i piani di Abbate sono di conquistare tutto il territorio, dall’altra parte si intravede una flebile fiammella risvegliarsi da parte delle opposizioni, in particolare del Pd di Modica. Giorno dopo giorno, infatti, il partito sta mettendo in campo delle iniziative interessanti a favore del territorio, non ultima quella del presidio al Pronto Soccorso di Modica facendo finalmente quello che avrebbe dovuto fare molto tempo fa ovvero occuparsi della città, o quanto meno di quella parte della città di cui nessuno si prende cura, facendo quello che fa una buona opposizione.

Cosa che forse avrebbe dovuto fare durante le elezioni amministrative sostenendo veramente la candidatura di Ivana Castello che adesso è scomparsa dalla scena politica nonostante la sua elezione al consiglio comunale. Una assenza  che lascia un po’  di amaro in bocca soprattutto in  coloro che, comunque,  l’avevano sostenuta dandole la loro preferenza e sperando di essere rappresentati. Ma la delusione è stata troppa e al di là delle motivazioni personali la Castello ha deciso che Modica non meritava più il suo impegno visto che dopo dieci anni i modicani gli hanno dato il ben servito.

Adesso al Pd non resta altro che aspettare l’occasione giusta per riprendersi la rivincita. Intanto una cosa è certo l’on Nello Dipasquale non permetterà al suo collega modicano di occupare la sua zona, quanto meno proverà in tutti i modi a contrastarlo e pare che in questo il Partito Democratico di Modica stia cercando di dargli una mano.

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