Buone notizie per il ripristino del Tribunale di Modica. Iniziativa dei quattro parlamentari iblei

Buone notizie per la riapertura del Tribunale di Modica, chiuso a seguito della riforma delle geografia giudiziaria nel 2012. Una scelta politica che ha causato non pochi disagi a cittadini e addetti ai lavori.

In breve, il 7 settembre 2012 il Governo Monti approvò il Dlgs 155/12 in cui ridisegnava l’organizzazione dei Tribunali Ordinari e degli Uffici del Pubblico Ministero. Furono risparmiati soltanto i Tribunali dell’Abruzzo, colpiti dal terremoto, e delle isole minori: Lipari, Ischia e Portoferraio. Il decreto ridisegnò la geografia giudiziaria italiana chiudendo 29 Tribunali Ordinari oltre a diverse sedi distaccate. La chiusura riguardò all’epoca anche tre città siciliane: Mistretta (Me), Modica (Rg), e Nicosia (En).

La riforma venne creata con l’idea di ottenere un maggior risparmio di spesa e una maggiore efficienza degli uffici giudiziari dei capoluoghi di provincia. In realtà questa modifica si è rivelata un vero è proprio fallimento. Dalla riforma sono passati oltre dieci anni e si è assistito a un aumento delle spese oltre che a una congestione degli uffici giudiziari accorpati.

Negli ultimi mesi i comitati pro riapertura e istituzioni locali di concerto con il Governo nazionale  hanno lavorato a diverse ipotesi e  progetto al fine di garantire la riapertura.

Compatta la delegazione iblea

Le forze politiche iblee con un gioco di squadra bipartisan hanno presentato  un disegno di legge voto che propone una nuova geografia giuridica siciliana.

Il nuovo disegno di legge prevede il ritorno in attività del Tribunale di Modica e porta la firma degli onorevoli: Abbate, Assenza, Campo e Dipasquale. Il decreto è già passato al vaglio della I Commissione “Affari istituzionali” e si prepara ad approdare in Aula per la presentazione al Parlamento Siciliano.

In aula sarà l’onorevole Ignazio Abbate a relazionare circa il nuovo disegno di legge.

L’iter è ancora lungo, ma sembra intravedersi una luce in fondo al tunnel.

Dopo la presentazione in Aula, il Parlamento regionale dovrà esprimersi per l’eventuale approvazione. Ottenuto il Sì dei deputati regionali la proposta sarà inviata al Parlamento Nazionale per la sua definitiva approvazione. 

“Nel disegno di legge presentato – dichiara l’Onorevole Abbate – abbiamo tenuto conto di svariati fattori. Dalla popolazione alla disponibilità dei locali, dalle legittime richieste delle comunità coinvolte, sia iblee che aretusee e finanche alla storia di un territorio. Tutti parametri che sono stati ignorati quando si decide di dare un colpo di spugna indiscriminato ai tribunali siciliani, penalizzando di fatto migliaia di cittadini e non producendo spesso nessun vantaggio economico”.

Nuova giurisdizione giudiziaria

Il nuovo disegno di legge “stacca” dal tribunale Ragusa la competenza sui comuni di Modica, Ispica, Scicli e Pozzallo. A questi andrebbero aggiunti alcuni territori della provincia di Siracusa: Noto, Pachino, Porto Palo di Capo Passero e Rosolini, i cui civici consessi, rappresentanti istituzionali, liberi cittadini e associazioni si sono pronunciati in questa direzione, cioè abbandonare la competenza del Tribunale di Siracusa. 

In questo modo verrebbe riattivato il Tribunale di Modica con una conformazione geografica più ampia rispetto al 2012 e con i locali di Largo Beniamino Scucces a norma e idonei per ospitare le attività giudiziarie.

“Le disposizioni – conclude Ignazio Abbate – del disegno di legge non determinano spostamenti di competenza per territorio con riferimento ai procedimenti civili e penali pendenti alla data di entrata in vigore della presente legge, fatta eccezione per i procedimenti penali per i quali non è stata ancora esercitata l’azione penale. Inoltre non è previsto nessun onere aggiuntivo a carico dello Stato. Mai come questa volta siamo estremamente fiduciosi che possa essere la volta buona per riparare ad un torto per il quale il territorio ibleo non si è mai rassegnato. Ci tengo a ringraziare i colleghi parlamentari iblei che hanno appoggiato sin dall’inizio il cammino del disegno di legge voto e naturalmente i componenti della I Commissione che mi onoro di presiedere e che ancora una volta si sono mostrati sensibili ai bisogni dei cittadini. Ultimi non certo per importanza i componenti del comitato Pro tribunale di Modica che in tutti questi anni non hanno mai smesso di lottare tenendo sempre vivo il dibattito sulla sua soppressione e sulle reali motivazioni che ci furono alla base di questa scelta impopolare”.

Il gioco di squadra, oltre la logica partitica, ha prevalso e ha raggiunto l’obiettivo realizzare del bene per i cittadini e per il territorio. Nella speranza che quanto pensato attraverso il decreto legge possa essere realizzato nel più breve tempo possibile, visto che già sono passati oltre dieci anni dall’indecente accorpamento.

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