Il Prefetto di Ragusa ha accolto la richiesta del Comune di Vittoria e ha convocato ieri una prima riunione per avviare un tavolo tecnico e di concertazione per il contrasto alle “fumarole” sul territorio di Vittoria e nei Comuni limitrofi della provincia di Ragusa.

Fino ad oggi il percorso intrapreso dal Comune ipparino mediante la sensibilizzazione ed il coinvolgimento della popolazione, oltre alle attività di controllo a mezzo della Polizia Municipale e della Protezione Civile, ha avuto scarsi risultati.

Le conseguenze nocive del fumo nero prodotto e dalla diossina rilasciata dalle sostanze bruciate, intossicano quotidianamente l’aria. Per questo sarebbe utile istituire delle squadre speciali pronte ad intervenire come accade per altre situazioni di emergenza.

Al Prefetto è stato chiesto che si faccia portavoce del problema e riunisca attorno ad un tavolo di concertazione il Libero Consorzio Provinciale, l’Asp di Ragusa, la SRR, l’ispettorato del Lavoro, l’Ispettorato Agrario, i Sindacati e le Organizzazioni professionali del territorio, al fine di promuovere un’attività di studio per individuare le cause del fenomeno e il metodo di contrastarlo e reprimerlo.

Il Sindaco Aiello, l’Assessore Corbino, il comandante della polizia locale, Monaca, l’architetto Cicciarella dell’urbanistica e i rappresentanti di Associazioni di volontariato e ambientaliste di Vittoria, hanno incontrato il Prefetto e i rappresentanti di altri Enti.

Il Prefetto Ranieri ha chiesto un censimento delle aziende del territorio e ha chiesto di approntare un piano che permetta lo smaltimento delle plastiche.

Il sindaco Aiello ha lanciato l’allarme anche per la possibilità che in provincia di Ragusa giungano rifiuti speciali provenienti anche da altre province per lo smaltimento illegale.

Un incontro proficuo e costruttivo, nel corso del quale sono state affrontate le problematiche e che si è concluso con l’impegno di tutti, di valutare il risultato dell’incontro e di rivedersi in prefettura per definire un percorso da seguire, per fronteggiare e affrontare il grave problema.