Turismo in Sicilia: la giunta Schifani approva nuova legge di disciplina delle strutture ricettive

La giunta Schifani nel corso dell’ultima seduta, su proposta dell’assessore al Turismo Elvira Amata, ha approvato un disegno di legge di iniziativa governativa che disciplina il sistema delle strutture turistico ricettive siciliane.

Il provvedimento legislativo servirà ad allineare la regione Sicilia al resto d’Italia e ad aggiornare norme ormai superate.

Il disegno di legge classifica le diverse tipologie di strutture ricettive distinguendo tra alberghiere, extralberghiere, del turismo nautico e le locazioni turistiche, abrogando le norme in contrasto oppure ormai superate.

Una specifica disciplina è prevista per gli alloggi nautici diffusi che offrono pernottamenti e altri servizi di accoglienza a bordo di imbarcazioni. Dopo l’approvazione della legge, sarà un decreto dell’assessore a fissare, tra gli altri, i criteri per la classificazione e i requisiti minimi obbligatori.

«Con questa proposta – dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – intendiamo valorizzare ancora di più la fruizione turistica del nostro territorio e allo stesso tempo accrescere la competitività all’interno del settore. Così, la Regione sarà in grado di garantire ai turisti standard di accoglienza più elevati». 

«Il settore dell’accoglienza turistica negli ultimi anni si è diversificato sempre di più andando oltre le strutture ricettive più classiche – dichiara l’assessore Amata –. Per questo, riteniamo non più rinviabile una disciplina del settore che possa portare la Sicilia al passo con i tempi venendo incontro sia alle esigenze degli imprenditori sia a quelle dei turisti. Questa è la direzione nella quale intendiamo muoverci, coerentemente con le iniziative varate a livello nazionale».

Tra le norme contenute nella legge c’è anche quella che semplifica le procedure di avvio delle attività con la presentazione della Scia al dipartimento regionale del Turismo che verificherà, successivamente, la sussistenza dei requisiti dichiarati dalla struttura per la sua classificazione. 

Per quanto riguarda le funzioni di vigilanza e controllo sulle norme, queste saranno affidate oltre che al dipartimento del Turismo anche agli enti locali competenti che potranno sanzionare le strutture e riscuotere gli importi. Un’altra delle novità riguarda, infine, l’istituzione del Codice identificativo regionale che non sarà più quinquennale e che dovrà essere esposto e reso visibile sui siti internet.

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