Potrebbe migliorare già a partire da stasera la situazione all’hot spot di Pozzallo e di conseguenza in città dove in queste ore la presenza di gruppi di immigrati che vagavano per le strade della frazione marinara avevano destato molta preoccupazione fra i residenti e i commercianti.

Poco fa è arrivata la comunicazione che più di 400 persone lasceranno Pozzallo. Di questi 200 più 50 MSNA (minori stranieri non accompagnati) andranno in Lombardia e 160+ 50 MSNA in Emilia Romagna.

L’Hot Spot di Pozzallo quindi tornerà ad avere un numero di immigrati contenuto e questo come dicevamo contribuirà a rasserenare anche i cittadini.

Nel frattempo, comunque, il sindaco Roberto Ammatuna aveva ottenuto rassicurazioni dall’incontro in Prefettura con il Prefetto e con il Questore di Ragusa Vincenzo Trombadore sul rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine nel territorio.

“Saremo presenti a Pozzallo– ha dichiarato il Questore da noi contatto- per prevenire episodi criminali che ad oggi a dire il vero per fortuna non si sono verificati. È giusto però tranquillizzare i cittadini ed i commercianti con un rafforzamento della nostra presenza che garantiremo con maggiori passaggi delle pattuglie. Non bisogna generare allarme ma dare la giusta attenzione ad una situazione che in questo momento preoccupa soprattutto perché siamo in presenza di un centro dove c’è grande affollamento perché qui gli immigrati attendono le istruttorie di protezione internazionale e le procedure sono piuttosto lunghe. Ma i cittadini devono sapere che noi ci siamo e che come sempre monitoriamo il territorio per garantire loro la sicurezza che meritano”

 Intanto questa mattina il sindaco di Pozzallo ha incontrato anche il Presidente provinciale di Confcommercio Ragusa Gianluca Manenti per concordare una strategia di intervento a favore dei commercianti che si sentono preoccupati dalla presenza dei migranti in città.

Infatti anche se adesso molti di loro andranno via il problema potrebbe riproporsi ed è per questo che è necessario non abbassare la guardia.