Pozzallo invasa da migranti che chiedono cibo e soldi. Paura tra i cittadini: il sindaco chiede aiuto al Prefetto e al Questore

A Pozzallo la situazione immigrati inizia a destare parecchia preoccupazione tra gli abitanti che come quelli di Lampedusa, anche se in maniera ridotta, vivono l’emergenza sulla loro pelle.

È di oggi la denuncia di Pino Asta un cittadino molto conosciuto in città, che sul suo profilo social ha pubblicato questo video denunciando un problema di ordine pubblico.

Il video mostra chiaramente come gli immigrati, liberi di circolare in città, hanno svuotato e buttato per strada gli indumenti che erano stati conservati dentro dei sacchi neri che erano destinati a una raccolta privata.

Asta, accompagna il video, con alcune osservazioni che spingono a riflettere su come ci sia qualcosa che non funziona nel ‘sistema accoglienza’ denunciando che in dieci anni non si era mai visto niente del genere. “Ci sono immigrati ovunque, la città è invasa. Sono giovanissimi, si muovono in gruppi di dieci e anche più. Ma quello che colpisce è anche il loro modo di comportarsi. Chiedono non solo da mangiare ma anche soldi, si mettono all’ingresso dei locali e con insistenza chiedono l’elemosina e lo fanno quasi con una sorta di atteggiamento di pretesa, la gente alla fine spesso evita anche di entrare in quelle attività. Oggi, ad esempio, hanno aperto i pacchi e buttato per aria i vestiti alla ricerca di quello che poteva loro servire senza minimamente porsi il problema che quei sacchi non andavano toccati. Devo dire che quando poi li ho richiamati hanno sistemato tutto e portato via soltanto un paio di scarpe. Però la gente inizia ad avere seriamente paura bisogna fare qualcosa prima che accada qualche episodio spiacevole

Il sindaco Roberto Ammatuna, da noi contatto, si stava recando in Prefettura per un incontro con il Questore per cercare di trovare una soluzione a questa situazione. “Purtroppo l’hot spot è strapieno, ci sono più di 400 immigrati quando in realtà ne potremmo ospitare circa 200. Il problema è che il turnover è molto lento e che non si può impedire loro di uscire, non è un carcere e non sarebbe nemmeno umano, anche perché all’interno c’è il caos più totale dovuto anche alla presenza di etnie diverse in contrasto tra loro. Insomma, la situazione è delicata ed è necessario che ci aiutino ad affrontarla. L’accoglienza ci sta ma fino ad un certo punto, i miei cittadini chiedono sicurezza ed io da solo non posso garantirgliela per questo chiedo l’aiuto del Prefetto e del Questore perché intervengano prima che succeda qualcosa”

Una situazione non più sostenibile che richiede un intervento serio e definitivo perché non si può pensare che intere città venga invase senza alcun tipo di controllo. Accogliere è un conto, invadere è un altro.

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