Modica, la Ditta Puccia ha pignorato i conti del Comune per un importo di 3,2 milioni di euro

Presso la Banca Unicredit si devono accantonare le somme per soddisfare la Ditta. Il Comune propone opposizione

Tutti i debiti vengono al pettine. Anche quelli che ostinatamente non si vogliono pagare, malgrado le sentenze passate in giudicato.

E’ il caso della ditta Giorgio Puccia che per anni ha gestito la raccolta dei rifiuti solidi urbani di Modica, per l’esattezza fino al 30 novembre 2015. Al suo posto è poi è subentrata la ditta siracusana Igm per aver vinto la gara d’appalto.

Per la verità tra il Comune di Modica ed in primis tra il sindaco Abbate e la ditta Puccia, alcuni rapporti si erano incrinati sempre per il ritardo dei pagamenti. Chi può dimenticare l’impegno dell’allora sindaco a fare un bonifico ai dipendenti, o la decisione autoritaria di requisire le attrezzature della Ditta Puccia con tanto di determina, per assegnarle alla ditta subentrante. Manco in tempo di guerra.

Ma, alla fine, guerra è stata tra Abbate e la ditta Puccia.

Dal 2015, il Comune di Modica, non ha mai pagato un solo euro per saldare le fattura della Ditta Puccia. Di conseguenza si è aperto un contenzioso pesante che si è trascinato fino ai nostri giorni. La sentenza del Tribunale che condanna il Comune di Modica a pagare la somma di 3 milioni e 200 mila euro circa, è passata in giudicato nel giugno del 2022.

Per la cronaca il Comune per questa sentenza ha proposto appello solo per la parte relativa all “utile d’impresa”, che però non mette in discussione i calcoli elaborati dai periti del Tribunali e inseriti in sentenza: appunto 3 milioni e 200mila euro.

Ovviamente un appello strumentale per limitare il danno e per continuare a non pagare le somme dovute, gli interessi e quant’altro riconosciuto dal giudice.

Anche la Commissaria Domenica Ficano, si è guardata bene dal pagare la Ditta Puccia, malgrado le sollecitazioni degli avvocati dopo l’esito della sentenza a favore alla Ditta Puccia.

Ora è scoppiata la bomba e non poteva essere così.  La ditta Giorgio Puccia ha pignorato, tramite i suoi avvocati, le somme del Comune presso terzi con un provvedimenti notificato al Comune ed al terzo, cioè la Banca Unicredit depositaria dei conti del Comune. Difronte al provvedimento è scoppiato il caos e le casse comunali sono in difficoltà. Anche gli operatori che hanno rapporti con il Comune sono preoccupati, perché una somma così ingente, raschia sicuramente il barile e lascia asfittica la cassa .

Prima di tutto si devono pagare i dipendenti e poi le aziende creditrici a maggior ragione se hanno pignorato in forza di una sentenza.

Ma il comune di Modica, anche di fronte a questo pignoramento, che risale al 23 luglio, non si è scomposto. Anzi, per perdere tempo,  e fare aumentare le spese di giudizio, ha dato all’avvocatura comunale l’incarico di proporre opposizione al pignoramento della somma.

Per discutere nel merito è prevista una udienza in Tribunale a Ragusa, davanti al Giudice dell’esecuzione proprio dopo domani il 22 settembre.

Nel frattempo, a prescindere della decisione del Giudice, la Banca deve accantonare le somme a favore dei creditori per poi metterli a disposizione. Ed è anche probabile che il Comune debba scrivere l’intera somma nel bilancio del 2023.

Per completezza di informazione tra la ditta Puccia e il Comune è in atto un altro contenzioso, scaturito da un decreto ingiuntivo di circa 194 mila euro, per una somma non pagata dal Comune, more solito. In questo procedimento è stato nominato un Commissario ad acta che proprio in questi giorni sta procedendo al recupero delle somme.

Giorgio Puccia, igm, ignazio abbate, Pignoramento presso terzi, rifiuti, tribunale, Unicredit

Commenti (2)

  • Bravo Puccia. I politici non devono trattare così chi lavora per portare avanti un’impresa, rischiando il proprio capitale, con il proprio lavoro. Roba da non crederci

  • Abbiamo avuto una amministrazione per circa 10 anni molto allegra e questi sono i risultati. Ma c’è ne saranno altri forse ancora più clamorosi. Quello che rattrista è che il sistema Abbate ha fatto breccia nel cuore dei modicani. Alle ultime elezioni è emerso proprio questo. È normale che Modica si merita questo che è l’anteprima di un possibile default lo dico da modicano.

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