Chiesa in festa ieri a Modica, per una giornata che difficilmente la comunità religiosa di Modica Alta dimenticherà. In tantissimi hanno partecipato ieri pomeriggio al solenne rito della dedicazione della nuova chiesa di San Massimiliano Kolbe.

Un’attesa lunga trent’anni, che ha visto costretti i fedeli ad assistere alle funzioni religiose in locali poco idonei al culto e che ieri finalmente hanno visto realizzare un sogno. Da ieri, infatti, con il rito della dedicazione, presieduto dal Vescovo della Diocesi di Noto, Mons. Salvatore Rumeo, la chiesa è ufficialmente aperta.

Tanti fedeli, sacerdoti della Diocesi, autorità civili e militari, insieme ai tecnici e alle maestranze che in questi anni hanno collaborato per realizzare il nuovo tempio, sono stati presenti ieri all’importante momento, iniziato con una processione dal vecchio, al nuovo luogo di culto.

E’ stato un rito dal grande valore spirituale e simbolico. All’interno dell’altare sono state poste le reliquie di San Corrado Confalonieri, patrono della diocesi di Noto. Al cancelliere, don Antonio Forgione, il compito di leggere il verbale di consacrazione.

Nel corso dell’omelia il Vescovo si è soffermato sulle carateristiche srutturali del tempio, spiegandone l’importanza, poi ha evidenziato ancora una volta che la chiesa è la casa di tutti e di ciascuno dove nessuno si sentirà forestiero.
Don Armando, parroco della chiesa ha voluto ringraziare tutti i presenti, mentre l’ex parroco Don Paolo Alescio, che seguì i primi lavori della nuova chiesa, ha fatto recapitare un messaggio da Bucarest. Un pensiero è andato anche a Don Palacino, indimenticato sacerdote che fece di tutto per avviare questo cammino e che ieri, da lassù avrà sorriso.