Modica, si tenta di salvare il concorso dei tre dirigenti, ma la strada è tutta in salita

Di recente anche una interrogazione del Pd. Il comune non è presente sul sito della Funzione Pubblica

La sorte dei tre dirigenti, recentemente assunti al Comune di Modica, dopo un regolare concorso, non fa fare sogni tranquilli all’amministrazione in carica e a tutto l’apparato burocratico del Comune. Qualcuno all’interno di Palazzo San Domenico riferisce che la situazione che si è creata è un “regalo” lasciato in eredità dalla Commissaria Domenica Ficano.

Alla commissaria Ficano viene contestata la procedura frettolosa che alla fine sta mettendo in mostra tutti i suoi limiti e si sta scontrando con norme che erano già evidenti al momento di chiedere al Ministero l’autorizzazione ad assumere tre dirigenti.

La mancata approvazione dei bilanci di previsione, consuntivi e consolidato mettono, infatti a rischio tutta la procedura concorsuale. E noi questo lo abbiamo già evidenziato in un precedente servizio.

Abbiamo scritto che purtroppo, non è un “particolare” sanabile anche ex post come afferma la Corte dei Conti quindi i contratti dei tre dirigenti, secondo alcuni esperti, sono nulli.

Contemporaneamente abbiamo pensato, senza avere conferme, che qualcosa al Comune fosse successo, per salvaguardare l’operato dell’ex Commissario e la validità del Concorso per consentire ai tre Dirigenti di insediarsi a pieno titolo nei loro ruoli.

Si badi beni i dirigenti al Comune di Modica sono necessari e quasi indispensabili e qualsiasi operazione per poter aumentare l’organico e snellire la macchina è ben vista e salutata positivamente. Ma nessuno aveva calcolato il rischio di rimanere con un pugno di mosche.

Per la verità una cosa, leggendo l’incarico della Ficano ci aveva lasciato perplessi nella parte della Determina, al punto 2,che  recita testualmente: – l’immissione in servizio del suddetto incaricato (il Dirigente)  deve intendersi espressamente subordinata alla previa necessaria acquisizione dell’autorizzazione COSFEL a tale assunzione,  che costituisce condizione essenziale alla stessa.  E poi al successivo punto 3, si legge ancora: di dare atto che, se per qualunque motivo il COSFEL dovesse denegare l’autorizzazione alla spesa per la suddetta assunzione, l’incaricato (Il Dirigente) nulla avrà a pretendere per il presente incarico ex art 110 co. Tuel. Il provvedimento nulla dice in merito all’approvazione dei bilanci quale presupposto necessario ed indispensabile per procedere all’assunzione. Tutto previsto?

Certo noi non sappiamo se Cosfel ha dato l’autorizzazione della spesa al Comune. Dal susseguirsi delle riunioni tra i dirigenti per trovare una soluzione però non sembrerebbe.

Ma la questione, al di là delle autorizzazioni,  non sembra di facile soluzione già per i motivi richiamati prima, cioè la questione dei bilanci del Comune.

Secondo un autorevole esperto in materia apprendiamo, poi, che nell’apposito sito della funzione pubblica https://piao.dfp.gov.it/ dedicato alla pubblicazione dei PIAO (Piani Integrati di Attività e Organizzazione), non risulta quello del Comune di Modica. Infatti l’adozione di tale piano è propedeutica ad ogni forma di assunzione ma non solo.

Infatti, se il PIAO è omesso o assente saranno applicate le sanzioni di cui all’art. 10, comma 5, del D.Lgs 150/2009, che prevedono:

a)divieto di erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti che risulteranno avere concorso alla mancata adozione del PIAO;

b)divieto di assumere e affidare incarichi di consulenza o di collaborazione comunque denominati.

Si aggiunge anche l’ entità delle sanzione amministrativa da 1.000 a 10.000 euro prevista dall’articolo 19, comma 5, lettera b), del d.l. 90/2014, riferita alla mancata approvazione della programmazione anticorruzione.

Quindi, le perplessità sulla legittimità delle tre assunzioni dirigenziali si accrescono sempre dì più.

Vero è che il PIAO può essere approvato entro il mese di agosto, ma, come sostenuto dalla Corte dei Conti, fermo restando l’approvazione dei bilanci, era necessaria l’approvazione di un PIAO provvisorio non essendo sufficiente l’approvazione del piano delle assunzioni che, ai sensi della vigente normativa ormai è parte integrante del PIAO.

Ed infine un altro particolare. Per la pubblica amministrazione (PA), quindi il Comune, è obbligatoria la pubblicazione delle informazioni previste dall’art. 14 del d.lgs. 33/2013 (anticorruzione) e la dichiarazione prevista dall’art. 20 del d.lgs. 39/2013 in merito alla non inconferibilità dell’incarico. In quest’ultimo caso l’Anac nella delibera n. 1198 del 23 novembre2016, afferma che la mancanza della dichiarazione di non inconferibilità rende (in modo automatico) la nomina, pur in se valida, priva di efficacia.

L’Art. 14.  del decreto legislativo 33/2013 ( meglio conosciuto come decreto anticorruzione), fa obbligo di pubblicare i nomi dei  titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali accompagnando una serie di documenti e dichiarazioni. Quali ad esempio:

l’atto di nomina o di proclamazione, con l’indicazione della durata dell’incarico o del mandato elettivo;
b) il curriculum;
c) i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici;
d) i dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti;
e) gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti;
f) le dichiarazioni di cui all’articolo 2, della legge 5 luglio 1982, n. 441, nonché le attestazioni e dichiarazioni di cui agli articoli 3 e 4 della medesima legge, come modificata dal presente decreto, limitatamente al soggetto, al coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano. (La lettera f è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale).

Queste informazioni, riferite ai dirigenti, nella pagina della trasparenza del sito del Comune non sono presenti. Un motivo ci sarà. L’incertezza delle nomine o per scaramanzia?

Anac, corte dei conti, Cosfel, Domenica Ficano, Funzione Pubblica, Inconferibilità, Piao

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