Modica: ai funerali di Noemi l’appello del Vescovo: “ascoltiamo i nostri giovani”

Un’altra bara bianca, un’altra chiesa piena di gente sopratutto di giovani, la stessa domanda senza un’apparente risposta: “Perché?” Ieri pomeriggio nella Chiesa di Santa Maria di Betlem a distanza di qualche ora dal funerale di Giuseppe, si è rivissuto il dolore per la perdita di una giovane vita spezzata.

Due storie certamente diverse quasi contrastanti per certi versi, che il destino, ha però voluto si incrociassero, e forse un giorno capiremo anche perché.

Un dolore da togliere il fiato quello che si respirava oggi in città. Una città in lutto che si è stretta attorno al dolore di queste due famiglie. E così come la Chiesa di San Pietro per Giuseppe anche quella di Santa Maria era stracolma di parenti, amici, anche semplici conoscenti che hanno ascoltato con molta attenzione l’omelia del Vescovo Mons Rumeo che è stato presente anche oggi pomeriggio per celebrare i funerali di Noemi.

E al di là delle parole di conforto dettate dalla fede ci ha colpito l’appello che il Vescovo ha rivolto al sindaco Maria Monisteri ed anche a se stesso: “L’interesse di chi amministra la cosa pubblica, di chi è garante e custode della vita religiosa, deve avere come obiettivo i nostri ragazzi. Tutti dobbiamo cercare vie praticabili e percorribili perché questi nostri ragazzi possano coltivare in questa nostra bellissima terra i loro sogni. Come pastore di questa Chiesa dico apriamo le porte, scardiniamo le sicurezze dei nostri schemi pastorali ormai datati e obsoleti e torniamo a sorridere e a giocare con i nostri ragazzi e giovani.

Poi rivolgendosi ai numerosi giovani presenti “Cari giovani apritevi date maggiore fiducia ai vostri cari e ai vostri amici, ed esponete senza riserva i vostri pensieri, i vostri sogni le vostre attese

Infine un messaggio per i genitori:”Cari genitori accogliete sempre le attese dei vostri figli, quante volte non siamo stati in grado di affrontare le lotte quotidiane ma andiamo avanti, camminiamo insieme con i nostri ragazzi.

Messaggi che invitano alla riflessione affinché queste morti possano avere almeno un senso quello di lasciare non solo dolore ma anche un insegnamento, possano portare ad un cambiamento nel modo di rapportarsi all’altro, imparando ad ascoltare seriamente chi ci si sta accanto riuscendo ad andare oltre le parole e a comprendere il disagio e la sofferenza che hanno portato Noemi a compiere un gesto estremo, inspiegabile per una ragazza che amava la vita. “Non ricordatela per quello che ha fatto ma per quello che era” ha detto il suo migliore amico leggendo una commovente lettera al termine della celebrazione.

Ma il momento certamente più toccante è stato quando la bara bianca è stata portata sul sagrato della chiesa e lì circondata da un mare di gente ma soprattutto stretta attorno alla sua famiglia, mamma Emiliana, papà Alessandro, le sorelle Anita, Valentina e Vanessa, il fratello Fabrizio e nonna Rosa sono risuonate le note delle canzoni preferite da Noemi “ La Vita è bella” e “La cura”.

Poi un lungo corteo ha attraversato la città, che si è fermata per darle l’ultimo saluto, accompagnando Noemi fino a quella che era stata la sua scuola, il Liceo Artistico. 

Addio Noemi speriamo solo che il tuo gesto non resti inascoltato e possa servire a salvare altre giovani vite. 

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