Con la realizzazione di cinque dossi stradali ed un limite di velocità di 30 Km all’ora, le frazioni balneari sciclitane di Cava d’Aliga e Sampieri saranno certamente più sicure. Ne è convinta l’amministrazione Marino che ha portato a termine in questi giorni i lavori.

Sono stati realizzati cinque dossi stradali, due lungo viale della Pace a Cava d’Aliga e due in via Carignano e uno ulteriore in via Ognina a Sampieri, per indurre gli automobilisti a pigiare il pedale del freno lungo le arterie viarie, attraversate sino ad oggi ad alta velocità dagli automobilisti.

L’amministrazione, grazie al lavoro della Polizia Locale al cui comando è Maria Rosa Portelli, avrebbe risolto così, in maniera radicale il problema sicurezza sulle arterie molto trafficate, creando i dossi, installando una segnaletica verticale e orizzontale che impone il limite di velocità a 30 km orari, cui si aggiungono i dissuasori di velocità Velo Ok di colore arancione.

Il sindaco, nella sua veste anche di assessore alla Polizia Municipale, ha espresso la propria soddisfazione per il lavoro svolto, atteso da anni, e finalmente realizzato.

Soddisfazione che non hanno provato invece molti automobilisti, che già dalla realizzazione dei lavori hanno iniziato a fare delle osservazioni sulle caratteristiche di questi manufatti e a chiedersi se non ci siano alternative valide a dossi e attraversamenti pedonali rialzati che danneggiano i veicoli e soprattutto rendono la vita impossibile ai mezzi di soccorso come le ambulanze.

C’è da dire che gli automobilisti e i conducenti dei mezzi di soccorso sono messi già a dura prova dalle condizioni delle nostre strade dissestate, variazioni altimetriche, segnaletiche fatiscenti, dossi, attraversamenti pedonali rialzati improponibili, fuori norma e “mimetizzati”.

Tralasciando le condizioni delle strade, che meritano un discorso a parte, è indubbio che questi sistemi servano per ridurre la velocità dei veicoli in transito in luoghi definiti “pericolosi” e ovviamente siamo d’accordo ma è bene sapere, cosa dice il codice della strada.

Innanzitutto bisogna distinguere i dossi rallentatori dagli attraversamenti pedonali rialzati, in quanto hanno caratteristiche diverse, e attenzione: è assolutamente vietato l’impiego dei dossi artificiali sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli di soccorso o di pronto intervento.

Gli attraversamenti pedonali invece possono essere “installati” anche dove transitano ambulanze e mezzi di soccorso, ma devono comunque rispettare le misure imposte dalla normativa vigente.

Ecco il “trucco”: alcuni Comuni piazzano ibridi fra dossi e attraversamenti, così da essere in regola.

Tecnicamente i dossi o attraversamenti pedonali rialzati obbligano a rallentare, gli automobilisti naturalmente anche i veicoli di soccorso in emergenza. Quindi i soccorritori sono costretti a rallentare fino a fermarsi, ricevere delle forti vibrazioni e poi ripartire.

Generalmente per ogni “dosso” si perdono circa dai 30/40 secondi e si ricevono vibrazioni dannose, oltre che per il veicolo e le attrezzature interne, anche e soprattutto per i pazienti e per gli equipaggi. Gli ammortizzatori trasferiscono energia, sussulti e vibrazioni improvvise all’interno del veicolo 118 e studi ISPESL riferiscono che sono molto dannose soprattutto per i pazienti trasportati ed in critiche condizioni. La strumentazione di bordo assai delicata è costretta a ricevere sollecitazioni molto pericolose per garantire il normale funzionamento, senza contare il rischio di guasto.

Ci fermiamo qui, perchè un discorso a parte meriterebbero tutte le alternative, sicuramente più civili e più moderne per fare rispettare i limiti di velocità e dare sicurezza.