Modica, è morto Peppino Ruta, storico sindacalista dell’Uil. Il ricordo di Giorgio Bandiera

Giovedì alle 11 i funerali a San Pietro

E’ scomparso a Modica, Giuseppe Ruta, per tutti Peppino, storico sindacalista della Uil. Noto nel mondo dei lavoratori e tra i braccianti agricoli a cui aveva dedicato tutta la sua vita. Da qualche anno in pensione, dedicava ancora il suo tempo al sindacato che considerava la sua seconda famiglia.

Peppino Ruta apparteneva a quella classe di sindacalisti che nel dopo guerra e segnatamente negli anni 60 si batterono per il riscatto economico e sociale del bracciantato. Tra le tante vanno ricordate le lotte per l’istituzione dell’Ente Economico Azasi, dopo la chiusura delle miniere di asfalto del ragusano. Era un manipolo di sindacalisti, assieme a Peppino Ruta, che in quegli anni animavano le battaglie sindacali a Modica e in provincia. Si  ricordano Tano Romano, Meno Viola, Carmelo Terranova,  sempre in prima linea, sempre a lottare a fianco dei lavoratori.

Ma di Peppino Ruta si ricorda anche il suo impegno in politica vicino al Partito Repubblicano Italiano di Ugo La Malfa, i cui rappresentanti locali erano il dott. De Leva, Carlo Trombadore, Enrico De Naro, Pietro Alfano e tanti altri.

Chi lo ricorda, Peppino Ruta era un uomo di rara umanità, sempre disponibile, sempre in trincea e dotato di un senso di umanità per i più deboli e svantaggiati. Era stato diverse volte negli organismi nazionali del sindacato e anche a livello provinciale aveva svolto con impegno gli incarichi che gli erano stati affidati.

Tra l’altro era stato per diversi anni presidente del Comitato dell’Inps, seguendo le orme tracciate da Tano Romano della Cgil che lo aveva preceduto in questo incarico.

I funerali si svolgeranno domani alle 11 a San Pietro.

Il ricordo di Giorgio Bandiera – Segretario Provinciale Uil Pensionati

Oggi la Uil e la Uilp perde un grande sindacalista, le sue lotte per i diritti e la dignità dei lavoratori nasce nel mondo dei braccianti, è stato uno dei fondatori della Uil ragusano nel 1957, repubblicano convinto, le sue battaglie sociali la sua passioni in quello che faceva senza mai tirarsi indietro, sempre presente nelle grandi lotte dei braccianti, presente nei fatti di Avola, diceva sempre in faccia quel che pensava senza essere mai ipocrita, con le controparti non usava quella falsa diplomazia, schietto e leale con tutti.

Fu segretario prima della Uisba la federazione dei braccianti della Uil, ( poi diventata Uila).  Tante le sue battaglie nei suoi quasi 70 anni di militanza nella Uil, al punto, supportato anche dalla Uil nazionale con il suo grande amico Stefano Mantegazza, scrive un libro per mettere nero su bianco e fissare le sue innumerevoli lotte sindacali. Libro che è stato completato proprio in questi giorni, lo leggeremo tutti con grande interesse.

Io perdo un caro amico,  per me punto di riferimento, fu lui a volermi segretario generale della Uil nel 1993, è stato sempre nella mia segreteria prima confederale dopo nella  Uil pensionati.

Per me è stato un fratello maggiore, persona corretta leale, mi mancherà la sua telefonata giornaliera per tenersi informato di quello che succedeva nella nostra organizzazione, sempre presente non mancava mai nella sua Uil a Modica. Il giorno prima di morire lui era lì, mi ha chiamato per l’ultima volta.

Peppino Ruta, ci lascia  un patrimonio  di esperienza, un grande sindacalista un grane uomo, e faremo di tutto perchè rimanga il ricordo in ognuno di noi e per le prossime generazioni”

Alla moglie e ai figli le condoglianze del Direttore e della Redazione de “Il Domani Ibleo”

Azasi, Giorgio Bandiera, Pti, Stefano Mantegazza, Ugo La Malfa

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