Modica, Istituto Verga: nel nome di Giorgio La Pira avviato il percorso di cittadinanza attiva

Nel corso dell’anno scolastico 2022/2023, nell’ambito dell’educazione civica, è stato avviato nelle classi 2ESA, 2MSA e 5 SUC dell’Istituto Verga, sotto la supervisione della prof.sse Marianna Cannizzaro e Ivana Iacono, un percorso di cittadinanza attiva e di ascolto delle nuove generazioni dal titolo “Non solo cumuli di pietra”, dall’affermazione di Giorgio La Pira, che sottolinea come la città debba essere “un tessuto di relazioni con un’anima da trasmettere alle nuove generazioni”.

Nella consapevolezza di come sia importante, prima che “con chi cresci”, “dove cresci”, si è partiti dal contesto e dalle relazioni per meglio comprendere cosa favorisca e cosa renda più difficile il percorso di crescita, di apertura promettente verso il futuro.  

L’obiettivo è stato quello di maturare, grazie all’ascolto dei giovani, pratiche e percorsi concreti di rapporto con la città che li rendano protagonisti della loro crescita e della crescita della comunità̀. Obiettivo pienamente raggiunto, in quanto dai ragazzi è emersa una grande consapevolezza, che li ha portati a scrivere una lettera per invitare l’autorità politica a prendersi la propria responsabilità riguardo la Fornace Penna, affinché non diventi solo “un cumulo di pietre”.

Ecco il frutto di questo splendido percorso, ispirato anche al forte impegno sociale del Movimento delle Mamme di Modica, che porta avanti valori come la giustizia sociale, la solidarietà e contrasto a ogni forma di indifferenza.

Alleghiamo la lettera scritta dai ragazzi per salvare la fornace, lettera che è il frutto del percorso di educazione civica:

“Noi alunni delle classi II ESA, II MSA e V SUC dell’Istitituto d’Istruzione Superiore Giovanni Verga, consapevoli che l’educazione civile, in assenza di una relazione continua con i luoghi di vita, resterebbe un presupposto astratto, privo di valore e di senso, sentiamo il bisogno di non restare indifferenti di fronte allo sgretolamento della Fornace Penna, il monumento di archeologia industriale più famoso della Sicilia, che continua a perdere pezzi e in alcune parti rischia di crollare da un momento all’altro. L’ex fabbrica di mattoni, sita in contrada Pisciotto, oggi nota come la Mannara del telefilm “Il Commissario Montalbano”, è un bene di inestimabile valore non solo storico, artistico e culturale ma anche affettivo. Per tutti noi, che viviamo in questa meravigliosa terra, rappresenta un luogo dell’anima, cui sono legati tanti ricordi, un luogo d’identità e di memoria, che ci fa sentire parte di una comunità, legati ai suoi valori, alla sua storia, alla sua cultura e alla sua tradizione ed è per questo che non vogliamo assistere impotenti al suo crollo. Non possiamo permettere che questa struttura diventi solo “un cumulo di pietre” per dirla con le parole del nostro amato Giorgio la Pira, che sottolineava come la città, il territorio dovesse essere “un tessuto di relazioni con un’anima da trasmettere alle nuove generazioni”. Ed è per questo che chiediamo “al potere politico” di assumersi la responsabilità di adempiere agli obblighi conservativi e quindi di provvedere alla conservazione della Fornace Penna, prima che crolli del tutto, come prescrivono  gli articoli dal 30-38 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dei quali “Le regioni, gli altri enti pubblici territoriali nonché ogni  altro ente ed istituto pubblico hanno l’obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza” e  “i privati proprietari, possessori e detentori di beni culturale sono tenuti a garantirne la conservazione”. Peraltro è la stessa Costituzione, che nel prevedere tra i principi fondamentali, all’articolo 9, la valorizzazione dei beni storici e artistici e la tutela dell’ambiente e del paesaggio, evidenzia l’importanza di salvaguardare il patrimonio artistico, storico e paesaggistico  del nostro Paese.
Confidando nella Vostra attenzione e sensibilità sulla questione esposta, nonché nella Vostra collaborazione con l’adozione dei provvedimenti più opportuni, Vi ringraziamo e porgiamo distinti saluti. Gli alunni delle classi II ESA, II MSA e V SUC”
 


 

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