Innovation Camp, le imprese agricole vittoriesi puntano ad un futuro sostenibile

La sfida verso la transizione ecologica, la sostenibilità economica e ambientale delle imprese agricole esige una capacità associativa e aggregativa che punti verso un traguardo comune.

E’ quanto emerso da una esperienza straordinaria di confronto tra variegate figure professionali che si sono date appuntamento a Vittoria l’8 e il 9 giugno all’interno della Sala delle Capriate. L’evento denominato “Innovation Camp” è stato organizzato all’interno del progetto Intesa “Innovation dans les Technologies à support d’un développement Soutenable de l’Agro-Industrie”, cofinanziato dall’Unione Europea all’interno del programma ENI di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia 2014-2020.

“Il protocollo siglatonel 2021- ha spiegato il sindaco di Vittoria Francesco Aiello ad apertura della due giornidi workshop – rientra tra gli obiettivi di questa amministrazione aventi ad oggetto interventi volti alla promozione e al sostegno del settore agroalimentare, allo sviluppo economico del tessuto imprenditoriale locale, con l’introduzione delle migliori tecnologie a basso impatto ambientale.”

I living lab, partiti dall’analisi delle criticità esistenti e dalle sfide da affrontare, sono stati finalizzati alla stesura di progetti operativi frutto di tre tavoli tecnici dedicati alla “sostenibilità economica delle micro e piccole imprese ortofrutticole del territorio”, “al modello Agriponic ed il trasferimento dell’innovazione tecnologica nel territorio”, e alle “opportunità della transizione ecologica per imprese e consumatori”. A conclusione dei lavori, sono stati presentati i tre percorsi progettualiconnotati dalla sostanziale visione comune di tutti gli operatori del settore che chiedono capacità associativa e aggregativa da parte delle imprese, innovazione, digitalizzazione, un brand territoriale unico forte e competitivo nel mercato nazionale ed estero, al fine di garantire davvero sostenibilità sia ai produttori che ai consumatori.

Il lavoro di squadra tra professionisti con background diversi ha visto protagonisti tanti operatori del settore: imprenditori, associazioni e concessionari del mercato, ricercatori, accademici, agronomi, liberi professionisti, sociologi, start up, giornalisti di settore, con il coinvolgimento delle nuove leve del mondo del lavoro costituite da studenti italiani e tunisini

“ E’ stato un confronto molto produttivo – spiega l’assessore allo Sviluppo Economico del comune di Vittoria, Anastasia Licitra(foto sopra) che ha preso parte attiva ai tavoli di lavoro –dal quale è emersa una progettualità concreta con una visione comune per il nostro comparto imprenditorialeche punta a innovazione, sostenibilità, inclusione sociale e ambizione. Oggi si registrano nel nostro territorio circa novemila ettari di terreni gestiti da oltre duemila aziende che si occupano ogni giorno di innovazione tecnologica e si adoperano per creare un prodotto salubre e con un prezzo accessibile al consumatore. La cosiddetta “Fascia trasformata”, ovvero l’insediamento di coltivazioni in serra, si estende su una striscia di terra lunga quasi 200 chilometrisu cui si stima l’operatività di 14mila lavoratori e lavoratrici che con la loro forza produttiva rendono la fascia trasformata un traino dell’economia con un’incidenza dell’11% sul Pil provinciale. Considerazioni  e dettagli sul progetto da noi sviluppato – continua l’assessore Licitra – saranno divulgati su testate di settore. E’ emerso un confronto qualificato orientato a costruire un progetto non solo grande, ma soprattutto fattibile per rilanciare le imprese ortofrutticole ragusane, così restie ed autolesioniste nel rifiutare la logica del mettersi insieme, preferendo percorsi solitari e slegati dall’identità della nostra terra grande, virtuosa e generosa. L’auspicio è che i tre progetti prodotti possano essere attenzionati e presto realizzati per far sì che una delle prime sfide da affrontare per il comparto dell’agricoltura sia l’innovazione, intesa come capacità di realizzare all’interno delle aziende, sia grandi che piccole, tecniche moderne capaci, da un lato di calmierare i prezzi e, dall’altro evitare che ci siano forme di concorrenza sleale che inquinano il mercato alla produzione.

Quella di questi anni è una sfida epocale, finalizzata a rafforzare l’alleanza tra qualità, sicurezza alimentare, forza produttiva del settore agricolo, innovazione e sostenibilità. In questa prospettiva, il nostro territorio ha tutte le potenzialità per distinguersi ed essere all’avanguardia.”

Cettina Divita

Agriponic, Anastasia Licitra, Francesco Aiello

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