Gestione dell’acquedotto di S. Rosalia a Iblea Acque? Il Consorzio fa orecchie da mercante

Le problematiche che investono la gestione dell’acquedotto rurale di S. Rosalia, impianto di potabilizzatore e rete sono note a tutti. Già in passato la CGIL è intervenuta per chiedere l’attenzione del Consorzio ma senza aver avuto alcuna risposta.

La CGIL ha posto, già con precedenti e diverse note, all’attenzione dei vertici del Consorzio, problemi in termini di pagamento di accessori ed indennità ai dipendenti interessati, senza ricevere alcun segnale nemmeno sotto il profilo di una necessaria ri-organizzazione del servizio che fino ad oggi si è retto sui sacrifici di quei pochi lavoratori che ne fanno parte.

Da qualche mese, com’è noto, si è aperto anche nel erritorio ibleo, una nuova prospettiva, quella della scelta di trasferire o meno la gestione dell’acquedotto rurale all’A.T.I Assemblea territoriale Idrica e alla Società di servizio idrico integrato della Provincia di Ragusa “Iblee Acque S.p.A”, prospettiva sulla quale finora il Consorzio non ha inteso opportuno avviare formale confronto con le rappresentanze sindacali, quand’anche normative vigenti lo obblighino in tale direzione.

Per il segretario generale della Flai Ragusa CGIL, Salvatore Terranova, si tratta di un confronto non più rinviabile, cosi come non più differibile è dotare l’ente consortile di una adeguata gestione.

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