Report rivela le “coincidenze” per fare arrivare tre milioni del PNRR al Pala Scherma di Modica. Anche un sorteggio… (Video)

“Modica città del barocco siciliano, del cioccolato e del fioretto…” viene presentata così la città della Contea nell’ultima puntata del programma d’inchiesta della Rai ‘Report’ dell’8 maggio.

Non è certo una novità quella di essere famosi in tutto il mondo anche per la scherma. Ricordiamo che siamo la città di Giorgio Avola.

Olimpionico, vincitore di numerose medaglie d’oro, e che il maestro Giorgio Scarso, modicano doc è stato presidente della Federazione italiana della scherma, e oggi ne è presidente onorario, nonché vicepresidente del Coni.

Ed è proprio a lui che l’inviato di Report rivolge la domanda su come sia stato possibile che proprio Modica abbia ricevuto grazie al PNRR tre milioni di euro per far diventare il Pala Scherma un centro all’avanguardia.

La Federazione, spiega il Presidente Scarso visibilmente imbarazzato, ha valutato alcuni progetti che meritavano di essere finanziati e ha adottato un sistema di “estrazione”, una sorta di sorteggio che ha fatto si che uscisse fuori Modica”.

Che fortuna direte voi! Peccato che il servizio continua dimostrando come, in realtà, ci siano state tutte una serie di ‘coincidenze’ che hanno fatto si che i progetti finanziati siano andati a finire nelle città dei presidenti delle Federazioni, fra cui Modica.

Ma d’altronde in un bando in cui non c’erano regole, non c’erano graduatorie era possibile fare tutto, bisognava soltanto avere gli agganci giusti e la nostra città in questo è davvero fortunata.

Bisogna, fra l’altro, aggiungere che qualche settimana fa, il quotidiano La Sicilia, ha organizzato un interessante convegno in cui si faceva il punto delle incompiute della provincia di Ragusa, proprio nel settore degli impianti sportivi.

A quel convegno era intervenuta la candidata a sindaco di Modica, Maria Monisteri, in una doppia veste quella di delegato CONI e di ex assessore allo sport della città. In quella occasione la Monisteri aveva dichiarato: “A breve conosceremo i dati della mappatura dell’impiantistica nazionale. Posso dire già con certezza (aveva naturalmente le su fonti) che dall’emergenza Covid lo sport è riuscito in qualche modo a rinascere. Dalla mia esperienza posso dire che un amministratore deve essere un bravo sportivo nella burocrazia, deve farsi trovare pronto per vincere i finanziamenti.”

Non sappiamo se dall’emergenza sia davvero rinato lo sport o sia rinata solo la scherma, visto che ad oggi, gli unici finanziamenti arrivati sono per la struttura che ospita questa disciplina, (diverso il discorso per lo stadio comunale Pietro Scollo) sicuramente sappiamo che i nostri ex amministratori sono certamente stati dei ‘bravi sportivi’.

Rimane comunque un dato ed è che il problema dell’impiantistica sportiva nazionale pubblica e locale resta la vera emergenza.

Pensate che una scuola su tre non ha ancora una palestra e quelle che ci sono lasciano molto a desiderare. Forse con i tre milioni di euro intercettati per il Pala Scherma si sarebbe potuto fare molto di più per l’impiantistica della città ma a questo punto non lo sapremo mai, l’unica cosa certa è che Modica è davvero una città “fortunata”.

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