Omicidio di Scoglitti: non ci fu volontà ma preterintenzionalità, lo ha stabilito i tribunale di Catania

Vittoria – Dumitru Dolhoniuc non ha ucciso volontariamente Vasile Romasc, ma è stato un delitto preterintenzionale. È quanto ha deciso il tribunale del riesame di Catania riguardo all’omicidio avvenuto lo scorso 20marzo a Scoglitti.

Dolhoniuc, dopo una lite per futili motivi, con Vasile Romasc, praticamente ha colpito a mani nude e con violenza il suo connazionale che come è emerso dall’autopsia è morto dopo quasi due ore di agonia per le numerose lesioni interne causate dai colpi ricevuti durante la lite.

Non ci fu volontà di uccidere, dunque, ma secondo il tribunale etneo si tratta di un delitto d’impeto avvenuto nella modesta abitazione dove i due romeni vivevano insieme ad altri connazionali.

Pare che la lite tra i due sia scoppiata per via di alcune faccende domestiche e perchè uno dei due pare abbia sottratto degli alimenti dell’altro dalla dispensa. Dalle parole i due sono passati ai fatti, con Dolhoniuc che colpì violentemente Romasc senza lasciargli scampo.

Dopo l’allarme lanciato dagli altri coinquilini, sul posto arrivarono i carabinieri ai quali Dolhoniuc confessò di aver colpito durante la lite ripetutamente e violentemente il suo connazionale.

L’accusa ai danni di Dolhoniuc, che, comunque resta in carcere diventa meno pesante rispetto alla precedente di omicidio volontario.

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