Modica, bene confiscato alla mafia diventa un luogo per accogliere le donne vittime di violenza

Per il Prefetto di Ragusa: “Oggi ha vinto lo Stato”

“Saper trarre il bene dal male” era questo uno degli insegnamenti di Sant’Agostino che sembra cascare a pennello per raccontare la scelta fatta dalla Prefettura di Ragusa in collaborazione con il Comune di Modica che ha portato a destinare un immobile sequestrato alla mafia in un luogo dove accogliere le donne vittime di violenza.

Si tratta di una villetta che si trova nella frazione balneare di Marina di Modica, in ottime condizioni, che si trova in Via del Mughetto, e che apparteneva al clan Triberio, le cui chiavi questa mattina sono state consegnate dall’Agenzia Nazionale per I’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità al Comune di Modica nel corso di una cerimonia che si è tenuta questa mattina a cui era presente il Commissario Straordinario Domenica Ficano che ha dichiarato “Simbolicamente vogliamo rappresentare la lotta di tutti coloro che tendono a sottrarsi a quella che è la violenza di genere. Adesso sarà approvato in consiglio comunale il regolamento dei beni confiscati alla mafia già probabilmente nella seduta del 16 aprile lo proporrò al Presidente e poi metteremo al bando la concessione del bene

Tale intento si pone in linea con le finalità perseguite dalla Prefettura con il Protocollo d’Intesa sottoscritto nel 2021 per la promozione di strategica condivise finalizzata alla prevenzione ed al contrasto della violenza nei confronti delle donne e della violenza domestica e con le attività che ne sono conseguite.

Per il Prefetto di Ragusa Giuseppe Ranieri : “Oggi ha vinto lo Stato nella sua interezza, lo Stato che fa sistema”  

La cerimonia ha visto la presenza fra gli altri del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, del Presidente del Tribunale di Ragusa, dei vertici delle locali Forze di Polizia, dei componenti del Nucleo di Supporto costituito presso la Prefettura ed un rappresentante dell’Associazione “Libera”, nonché delle Associazioni operanti ed attive in materia, le quali, facendo parte della rete anti-violenza attivata dalla Prefettura, possono essere interessate a partecipare al bando.

Oltre alla consegna delle chiavi ed al taglio del nastro, la cerimonia ha previsto I’apposizione di una targa che identifichi il bene come “bene confiscato alia criminalità organizzata” e delle bandiere istituzionali.

Inoltre, vista la finalità della futura assegnazione è stato  piantumato un alberello di mimosa come simbolo di richiamo alle tematiche femminili.

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