Arriva la conferma ufficiale: le elezioni amministrative si svolgeranno il 28 e 29 maggio, così come già deciso dalla giunta lo scorso 2 febbraio. La decisione definitiva è arrivata La conferma all’unanimità è arrivata dal governo Schifani nella seduta di oggi pomeriggio. Questo vuol dire che non ci sarà nessun allineamento, come si era ipotizzato con l’election day nazionale del 14 e 15 maggio.

In particolare si voterà domenica 28 (dalle 7 alle 23) e lunedì 29 (dalle 7 alle 15), con eventuale turno di ballottaggio nelle giornate dell’11 e 12 giugno.

Quindi manca davvero poco per il fatidico giorno in cui in provincia di Ragusa verranno decise le sorti del Capoluogo, di Modica, di Comiso e di Acate. 

A Ragusa intanto oggi è stato presentato il quarto candidato. Si tratta di Sergio Firrincieli del Movimento 5 Stelle. “Una candidatura che nasce dal basso, dalla volontà del nostro elettorato, e che è stata accolta con grande partecipazione dal presidente Giuseppe Conte” hanno dichiarato oggi in conferenza stampa Stefania Campo, Nuccio Di Paola, Antonio Tringali Portavoce M5S, Zaara Federico e Alessandro Antoci. 

“Ragusa è pronta a una nuova svolta. A uscire dal limbo amministrativo attuale e a proiettarsi verso un nuovo futuro: popolare, trasparente e innovativo. Soprattutto, a noi sembra evidente che la nostra Città chieda chiarezza politica e decisioni coraggiose Siamo pronti ad amministrare Ragusa ascoltando ogni nostro concittadino e nostra concittadina. Ci anima solo la volontà di contribuire al bene collettivo della nostra Comunità”

Modica, invece, resta ferma a quota uno. Solo Nino Gerratana nei fatti oggi è il candidato a sindaco della città. Ma ovviamente non resterà l’unico. Ivana Castello sembra essere intenzionata ad andare avanti con il suo progetto ed il Pd a sostenerla anche se questo vorrà dire perdere degli alleati. Sul versante Abbate invece ancora è in discussione il nome della Monisteri, c’è chi dice che metterebbe tutti d’accordo ma l’on ex sindaco non sembra essere convinto fino in fondo e vorrebbe piuttosto al suo fianco il fedelissimo Linguanti o addirittura l’ex assessore Lorefice ma questo nome potrebbe non piacere a tutti. Insomma, le elezioni sono alle porte e anche se l’ex sindaco pensa di non avere bisogno di tempo non deve dimenticare che ad ogni elezioni si ricomincia da zero e quando si deve votare il sindaco la scelta del nome è  più importante di quella degli alleati.