Tribunale Modica: vertice a Roma con il sottosegretario Del Mastro. L’Avv Galazzo: “C’è una possibilità per riaprire”

Basterebbe allargare il circondario giudiziario a Rosolini e Noto

C’è davvero ancora una possibilità per il Tribunale di Modica? L’avvocato Enzo Galazzo, segretario del Direttivo del Comitato Nazionale per la “Giustizia di Prossimità”, nonchè portavoce del comitato pro Tribunale di Modica, è convinto di si, soprattutto adesso, dopo l’incontro con il sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro avvenuto a Roma.

L’apertura del Governo Nazionale ha infatti riacceso le speranze nei componenti del direttivo, fra cui gli Avvocati Pippo Agnusdei, presidente dell’organismo e rappresentante del comitato di Lucera e Beppe Madeo, del comitato che chiede la riapertura del Tribunale di Vigevano.

Una lunga battaglia che dura ormai dieci anni e che ha visto impegnati i territori interessanti dal provvedimento inserito nel decreto legislativo 155 del 2012, che ricordiamo, aveva come obiettivo quello di riorganizzare la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento dì efficienza e, che nei fatti, ha determinato la soppressione di 30 tribunali.

 “La grande disponibilità del sottosegretario ad accettare tempestivamente la nostra richiesta di incontro dimostra la sensibilità dell’attuale Governo nei confronti della questione. Il Governo ha manifestato la volontà di ridefinire la geografia giudiziaria del Paese e di rivedere quindi quanto stabilito nel decreto che ha portato alla chiusura anche del nostro Tribunale. Ci ha dichiarato l’Avvocato Galazzo al suo rientro da Roma. Certo il Sottosegretario è stato chiaro, non si potrà con un colpo di spugna cancellare tutto e far finta che non è successo niente in questi dieci anni. Tuttavia, ha dichiarato che saranno attenti alle indicazioni di ridefinizione che provengono dai territori. Rispetto a questo, prosegue l’Avvocato Galazzo, sono due le strade che si possono percorrere, la prima è quella di dimostrare che in questo lungo arco di tempo la chiusura del Tribunale di Modica ha provocato una evidente inefficienza del sistema giudiziario, facendo si che la sola presenza del Tribunale di Ragusa non sia riuscita a smaltire l’arretrato e che quindi non si riesce a dare risposte adeguate alle domande di giustizia. Oppure c’è un’altra strada ed è quella di far si che il Tribunale di Modica possa rappresentare una novità rispetto alle condizioni preesistenti, il che vuol dire, spiega l’Avvocato Galazzo, che è necessario allargare il circondario al quale fa riferimento il nostro Tribunale, inserendo ad esempio i territori di Rosolini e Noto. Proposta che tempo addietro aveva già fatto Antonio Borrometi presentando un disegno di legge che prevedeva l’allagamento ai due territori sopra citati che fra l’altro avevano già dato la loro disponibilità. Questa a mio avviso, conclude l’Avv Galazzo, è l’unica strada perseguibile. Perché se ci ostiniamo a portare avanti l’idea di proporre un doppione rispetto a Ragusa, pur con le evidenti difficoltà, non ci sarà alcuna possibilità di riavere il Tribunale.”

Una strada quindi tutta in salita ma non certo impraticabile quella proposta dal Governo Nazionale.

Adesso però bisogna capire se anche a livello locale la politica ha intenzione di aiutare il Comitato Pro Tribunale a percorrere questa strada, cosa che ad oggi sembra non aver fatto se non per qualche proclama politico che però senza la caparbietà dell’Avvocato Galazzo e dei membri del Comitato non avrebbe avuto alcun tipo di riscontro.

Pare che il senatore di Fratelli d’Italia Salvo Sallemi abbia dato la propria disponibilità a percorre l’iter necessario per riaprire il Tribunale di Modica, per il resto tutto tace ma la cosa non ci sorprende affatto anzi, a questo punto, sarebbe preferibile che chi ad oggi si è disinteressato del problema, continuasse a farlo, onde evitare di utilizzare l’eventuale soluzione, come una ulteriore medaglia da attaccarsi al petto.

Un silenzio assodante da parte delle istituzioni che hanno privato il territorio di uno dei più moderni ed efficienti Palazzi di Giustizia del Mezzogiorno d’Italia: edificio antisismico, distribuzione razionale degli uffici, spaziose aule per le udienze, locali luminosi per ospitare gli avvocati, gli ufficiali giudiziari, le forze dell’ordine.

E, all’esterno, un’area parcheggio di circa 500 posti auto. Ma tutto questo a quanto pare non conta più.

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