“Il sindaco Cassì ritiri il Piano Regolatore Generale partorito dalla sua Giunta e presentato alla CamCom di Ragusa ormai due mesi e mezzo fa”.

Lo chiede a gran voce il segretario cittadino del Partito Democratico, Peppe Calabrese.

Secondo Calabrese “Dopo le critiche incassate dal primo cittadino già durante l’appuntamento dello scorso novembre, che hanno indotto l’Amministrazione a organizzare quei momenti di incontro/confronto che erano mancati e che la quasi totalità degli intervenuti aveva auspicato, sono emerse diverse criticità nello strumento urbanistico. Cominciando, appunto, dallo scarso coinvolgimento della città nella stesura del Piano stesso”.

Ma oltre a criticare il metodo il segretario cittadino del Pd entra nel merito: “Abbiamo potuto registrare, dichiara, che le posizioni dell’Amministrazione riguardanti il “consumo di suolo zero” e la “volumetria zero” erano solo intenzioni che nel Piano non avevano alcun riscontro, anzi, tutt’altro: con il PRG Cassì fiumi di cemento inonderebbero il verde agricolo cittadino. Inoltre, la quotidianità consegna ai cittadini una realtà ben diversa da quella propaganda che l’Amministrazione Cassì va propinando sui social e sulla stampa: il centro storico di Ragusa superiore è completamente abbandonato a se stesso, desertificato, e la totale assenza di una strategia politica è nascosta dietro qualche estemporanea iniziativa che, una volta esaurita, non fa che accentuare il vuoto presente nel resto dell’anno”.

Insomma, secondo Calabrese “Questo PRG non piace a nessuno e, stando a quanto abbiamo sentito da altri esponenti politici dati per vicini al sindaco, questa Amministrazione non ha più i numeri in Consiglio comunale per portare avanti il “suo Piano”.  

A questo punto Calabrese dichiara che “Ci sono due strade possibili: emendare completamente il PRG Cassì, con centinaia di emendamenti e il rischio di ingolfare totalmente il Consiglio comunale che, lo ricordo, nel periodo pre-elettorale nel quale ci apprestiamo a entrare potrà trattare solo atti urgenti e indifferibili; rinunciare momentaneamente al PRG e lasciare che sia la prossima Amministrazione comunale (noi ci auguriamo senza Cassì) a ricominciare da zero”.

Il sindaco Peppe Cassì risponde alle accuse affermando che: “Ci sono due tipi di critiche, quelle costruttive che servono a migliore e rispetto alle quali siamo pronti al confronto per il bene della città, e poi ci sono quelle strumentali da campagna elettorale come quelle avanzata dal segretario Calabrese. Il documento che è stato predisposto dagli uffici, spiega Cassì, è un documento di spessore che adesso verrà sottoposto all’approvazione da parte del Consiglio Comunale. Noi speriamo di riuscire ad approvarlo entro la fine di questa legislatura ma se ciò non dovesse accadere visto che entro febbraio intanto abbiamo la priorità di approvare il bilancio, lasceremo comunque alla città uno strumento su cui poter lavorare e che sarà oggetto di ulteriore confronto. È sotto gli occhi di tutti che la città è stata coinvolta, ci siamo confrontati con professionisti ed associazioni ed abbiamo già fatto un passo importante quello dell’approvazione del sistema di massima del Prg un atto fondamentale, propedeutico al Prg. È normale che ci possono essere sempre delle cose da migliorare non dobbiamo dimenticare che una volta approvato il Piano Regolatore Generale resta in vigore anche per decenni, quindi bisogna cercare di non fare errori dove possibile tenendo in considerazione le esigenze di tutti coloro che ne sono coinvolti”.

l sindaco Peppe Cassì, quindi, ritiene infondate le critiche di Calabrese che a quanto pare è già entrato nel vivo della campagna elettorale.

Saranno mesi difficili questi per l’amministrazione Cassì, che se da una parte potrà approfittare della posizione privilegiata da sindaco uscente, dall’altra dovrà preoccuparsi di difendersi costantemente dagli attacchi degli avversari politici.