Pubblichiamo volentieri le precisazioni nell’interesse dei nostri lettori

L’articolo che abbiamo pubblicato sui corsi Euroform, dopo l’interrogazione dell’on Ignazio Abbate della Dc, all’Assessore alla Istruzione della Regione, ha suscitato come prevedibile numerose reazioni.

Positive da parte di chi ha sentito la sua voce finalmente rappresentata, critiche da parte ovviamente dell’Ente stesso che ha inviato alcune precisazioni (non firmate) all’articolo, di Mariacarmela Torchi. Omettiamo, per carità di patria, le espressioni poco piacevoli nei confronti della nostra giornalista lesive della dignità di una professionista.

Ma nella correttezza delle informazioni è giusto dare la possibilità all’Ente di chiarire alcuni punti visto che il nostro articolo è stato definito ‘diffamatorio’ e ‘denigratorio’.

Partiamo dal primo punto che è stato contestato: ovvero che non c’è stata un’inaugurazione in pompa magna, premesso che non riteniamo offensivo che venga dato il giusto risalto all’apertura di una scuola che, si presentava come una grande opportunità per il territorio, con una sede prestigiosa e la possibilità di mettere a disposizione degli studenti professionisti seri e preparati in vari settori. Giornali e Tv dell’epoca, presenti quel giorno hanno dato ampio risalto all’inaugurazione, con la presenza di istituzioni, media locali e tante persone invitate a partecipare. Non vediamo il risentimento di Euroform.

Per quanto riguarda invece il secondo punto, che è certamente quello più importante, l’ente contesta la nostra dichiarazione in merito al fatto che il ‘diploma’ conseguito dai ragazzi dopo quattro anni di percorso di studi non sia riconosciuto a livello statale. L’Euroform, scrive:

“La realtà, è ben altra. Nello specifico si riporta uno stralcio tratto dal sito ufficiale del Ministero della Pubblica Istruzione: dall’anno scolastico 2010/2011, è entrata in vigore la riforma complessiva del secondo ciclo di istruzione e formazione, che si articola in percorsi di istruzione di durata quinquennale (licei, istituti tecnici, istituti professionali) e percorsi di istruzione e formazione professionale, di competenza regionale. Ora si può, al termine del 1° ciclo, assolvere l’obbligo di istruzione ed esercitare il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione sia nei percorsi di istruzione quinquennale, sia nei percorsi di istruzione e formazione professionale triennali o quadriennali (IeFP). Il sistema di istruzione e formazione professionale (IeF.P.) si articola in percorsi di durata triennale e quadriennale, finalizzati al conseguimento – rispettivamente – di qualifiche e diplomi professionali. Le qualifiche e i diplomi professionali, di competenza regionale, sono riconosciuti e spendibili a livello nazionale e comunitario, in quanto compresi in un apposito Repertorio nazionale, condiviso tra Stato e Regioni con Accordi del 27 luglio 2011 e del 19 gennaio 2012. A partire dai 15 anni di età, si può conseguire una qualifica professionale anche attraverso l’apprendistato di 1° livello (D.Lgs. 167/2011 art. 3), così come regolato dall’Accordo in Conferenza Stato Regioni del 15 marzo 2012. ( link completo fonte Ministero della Pubblica Istruzione, https://www.istruzione.it/archivio/web/istruzione/dg-ifts/areaiefp.1.html Quindi in sintesi, l’Associazione Euroform, accreditata con codice meccanografico n. AAQ084 Regione Sicilia e dal ministero della Pubblica Istruzione, rilascia regolarmente qualifiche ( con tre anni di studio) e diplomi ( con quattro anni di studio), e nessun inganno, come da Voi falsamente indicato, si nasconde dietro tutto il percorso didattico e formativo. Ancora peggiore, frutto di evidente e pura ignoranza, la Vostra ricostruzione, che dopo ben quattro anni di studio, gli studenti rimarrebbero ancora con la terza media: si fa presente che non è possibile iscriversi e frequentare il quarto anno, senza conseguire il titolo, e dopo specifico esame, della qualifica professionale riconosciuta”.

Ne prendiamo atto e ribadiamo che abbiamo riportato testimonianze di allievi ed allieve. Per il resto non vogliamo entrare nel merito ed è lungi da noi alimentare polemiche.

Come prendiamo atto che al più presto gli allievi faranno gli esami dopo che è stata nominata la commissione da parte dell’Assessorato.

Infine, sul punto relativo ai finanziamenti della Regione in cui ci viene chiesto da quale fonte si deduce che la Regione finanzia il corso erogando 76 mila euro che Euroform ci contesta, ne prendiamo atto, ma vogliamo ricordare che il decreto parla di 60mila euro per docenza e 24mila euro per spese generali per ogni classe che viene formata.