Modica, tre consigli comunali in tre giorni: opposizione determinante e maggioranza assente non giustificata

Mentre la città pensava a prepararsi ai festeggiamenti per salutare il vecchio anno e accogliere quello nuovo in città accadevano alcuni fatti importanti che strategicamente sono passati inosservati almeno per alcuni.

Si sono tenuti infatti ben tre consigli comunali: uno il 28 l’altro il 30 dicembre e l’ultimo addirittura il 31 dicembre. In queste sedute sono state prese delle decisioni determinanti per la città ma sono emerse alcune dinamiche politiche tra maggioranza ed opposizione che è giusto che i modicani conoscano.

Partiamo dal consiglio comunale del 28 dicembre che ha avuto come ordine del giorno un solo punto: quello di recepire il Regolamento Edilizio Unico regionale. In realtà i consiglieri di maggioranza hanno fatto molto di più hanno nei fatti votato un emendamento che ha di fatto modificato il regolamento cambiando i criteri legali di calcolo in maniera piuttosto arbitrale.

Secondo noi, spiega il consigliere di opposizione Filippo Agosta parlando a nome dei consiglieri di minoranza, a livello amministrativo questo emendamento introduce di fatto una modalità diversa nel calcolo delle volumetrie delle costruzioni ciò determina nelle nuove concessioni edilizie un aumento dal 15 al 20% del volume edilizio e di conseguenza aumenta i carichi urbanistici. Una forzatura, sottolinea Agosta, che per prima cosa non dovrebbe essere prevista da un semplice emendamento ma che dovrebbe essere inserita in una variante al Prg e, cosa ancora più grave, rappresenta una volontà politica che non può essere espressa né da una posizione organizzativa nè dal Commissario Straordinario”.

Insomma, come sempre, pare che al Comune di Modica non esistono regole o se ci sono si trova facilmente il modo per raggirarle sfruttando sempre più un territorio che continua a svilupparsi in modo dissennato, senza alcuna prospettiva o progettazione ad esclusivo vantaggio di pochi speculatori.

Ma andiamo avanti e vediamo di capire cos’è successo nelle altre sedute. Quella di giorno 30 con un punto solo all’ordine del giorno relativo alla razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie possedute e relative determinazioni.

Un atto dovuto che viene approvato ogni anno entro il 31 dicembre. La minoranza però, ed in particolare i consiglieri Medica ed Agosta hanno sollevato perplessità sulla presenza di due nuove società partecipate che al momento sono inattive e nelle quali a quanto pare dovrebbero confluire i dipendenti della SPM, che lo ricordiamo, è in liquidazione.

Si tratta della Modica Acque che gestisce i depuratori e l’apertura e la chiusura dell’acqua e un’altra società consorziata con SpM e Comune che dovrebbe gestire i servizi strumentali. Ad oggi però i dipendenti attendono ancora il passaggio.

L’amministrazione Abbate non si è voluta assumere questa responsabilità e adesso la palla è passata alla Commissaria ma ad oggi non si è ancora stabilito che tipo di contratto adottare per questi lavoratori che pagano sulla loro pelle questa situazione di stasi. Fatta questa dovuta premessa comunque il consiglio ha approvato il punto con nove voti favorevoli e cinque astenuti.

Infine, c’è la seduta del 31 dicembre con all’ordine del giorno la variazione al bilancio di previsione finanziaria 2021/2023, anno 2022 presentata l’ultimo giorno utile dal Segretario generale.

I consiglieri di maggioranza hanno dimostrato di non gradire l’assenza del Commissario straordinario che a quanto pare è stata giustificata per motivi di salute. Assente anche la Posizione Organizzativa. Ma il Segretario ha spiegato che questa variazione era molto importante per l’Ente perché gli consente di ottenere grossi finanziamenti a beneficio della città.

Questa dichiarazione sarebbe bastata da sola a far si che la maggioranza compatta votasse a favore ma ecco che è avvenuto il colpo di scena ma che in realtà tanto colpo di scena non è: la maggioranza era assente ed invece era presente la minoranza.

Questo nei fatti ha significato una cosa ben precisa: la minoranza responsabilmente ha salvato dei finanziamenti importanti per la città. L’assenza, infatti, della maggioranza avrebbe rischiato di invalidare la seduta e la minoranza avrebbe avuto tutte le giustificazioni per uscire dall’aula e non garantire l’approvazione del provvedimento.

Ed invece le cose sono andate in maniera diversa ed è giusto che la città lo sappia. I consiglieri Filippo Agosta Mommo Carpentieri, Tato Cavallino e Giovanni Spadaro erano presenti e, hanno fatto il loro dovere, o meglio, hanno fatto ciò che doveva fare la maggioranza.

“La maggioranza in consiglio dimostra di volere per sé tutti gli onori”, dichiarano i consiglieri Agosta, Carpentieri, Cavallino e Spadaro, “senza però essere capace di assumere su di sé gli oneri che le competono. Di fatto, senza i nostri voti, oggi la città avrebbe perso i finanziamenti!”

L’approvazione dell’’importante variazione di bilancio renderà possibile la realizzazione di sette progetti finanziati, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).I fondi, pari a € 6.400.800 consentiranno: la messa in sicurezza di un asilo nido (345.800 €) e la costruzione di un nuovo asilo nido (1.080.000 €) ed alcuni importanti interventi di mitigazione del rischio idrogeologico (4.975.000 € complessivi, per sistemazione Torrente Passogatta e Torrente San Liberale e realizzazione di Condotte A.B. in Via Gianforma Margione, Via Vanella 179-Frigintini e Via Risorgimento-San Giuliano).

Che poi ci si chiede era necessario aspettare la scadenza del 31 dicembre per approvare un atto così importante? Comunque alla fine meglio tardi che mai!

Commissaria straordinaria comune di Modica, Comune di Modica, Consiglio Comunale Modica, Filippo Agosta, Fondi PNRR, Giovanni Spadaro, Marcello Medica, Mommo Carpentieri, Segretario generale comune di Modica, società partecipate, SPM, Tato Cavallino

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