Ispica: una città sgomenta e impaurita dopo l’omicidio di Giuseppe Barone. Si attende l’esito delle indagini

Sgomento e paura, sono queste le emozioni che accomunano la comunità ispicese, dopo la notizia dell’omicidio che si è consumato proprio nel giorno di Santo Stefano. Sono, infatti, trascorsi più di 30 anni dall’ultimo caso consumatosi in città e da allora Ispica non è più stata protagonista di un delitto così efferato.

Giuseppe Barone era molto conosciuto in città, ma in Paese in realtà tutti si conoscono, era un semplice pensionato che dopo la separazione viveva in un grande casolare di campagna con l’anziana madre che fortunatamente non si trovava in casa perché ricoverata in ospedale.

Una persona normale, con alti e bassi, come tanti, così lo descrive chi lo conosceva. La zona in cui viveva era certamente isolata e pare che si fossero consumati alcuni furti ma, come conferma anche il sindaco Innocenzo Leontini, che abbiamo raggiunto telefonicamente perché fuori città, si tratta di furti di bestiame o di attrezzature agricole ma niente che possa essere minimamente riconducibile all’episodio in questione: “Sono davvero colpito e addolorato da quanto accaduto, dichiara il primo cittadino, non solo perché conoscevo personalmente la vittima e la sua famiglia, alla quale mi sento di esprimere la mia vicinanza, ma per tutta la comunità di Ispica. Ovviamente sono anche preoccupato e sono in costante contatto con le autorità che si stanno occupando del caso perché è necessario fare chiarezza al più presto per ridare quella tranquillità di cui i cittadini hanno bisogno e a cui sono abituati. La nostra città, infatti, non è solita a simili fatti di cronaca e ovviamente questo acuisce la paura e il dramma di quanto accaduto

Anche il senatore di Fratelli d’Italia Salvo Sallemi, è intervenuto per esprimere il proprio cordoglio alla famiglia e a tutta la comunità di Ispica segnata da questa tragedia “Una tragedia, sottolinea Sallemi, che se fosse ricondotta a un omicidio riproporrebbe il tema della sicurezza. I furti nelle campagne ad opera di bande organizzate sono sempre più frequenti nel ragusano che è una terra che vive di agricoltura. I nostri imprenditori e i cittadini devono poter lavorare e vivere in serenità e l’impegno del governo Meloni è e sarà orientato a rafforzare i contingenti delle forze dell’ordine”.

Dello stesso parere Paolo Santoro presidente dell’ASSOD di Ispica che conosce il territorio e le famiglie che lo abitano. Santoro parla di “allarme sociale” e in linea con il senatore Sallemi sottolinea la necessità di un maggiore controllo del territorio soprattutto delle campagne i cui residenti sono stati vittime di numerosi furti.

Per l’ex sindaco di Ispica, attuale consigliere comunale, Pierenzo Muraglie i furti nelle campagne non giustificherebbero a suo dire tale episodio che dichiara Muraglie “è un episodio di violenza inaudita che la città non si spiega: Ispica è una cittadina tranquilla estranea non solo a questi gravi episodi ma in generale ad episodi di criminalità. Per questo motivo i cittadini sono smarriti e attendono con fiducia l’esito delle indagini affinché chi ha commesso questo crimine venga assicurato alla giustizia.”

In queste ore, intanto in attesa del risultato dell’autopsia e dei rilievi fatti dai Ris in casa dell’uomo, gli investigatori stanno vagliando anche altre ipotesi oltre a quella del furto e per questo stanno indagando sulla vita privata della vittima ascoltando tutte le persone a lui vicine.

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