Don Salvatore Rumeo è il nuovo Vescovo della Diocesi di Noto, Mons. Antonio Staglianò, Amministratore Apostolico della Diocesi di Noto, lascia definitivante il suo incarico.

Il nome di Rumeo circolava già da qualche mese fra le Diocesi, ma la conferma si è avuta ieri quando a distanza di poche ore dalla convocazione del Presbiterio diocesano, i diaconi, i consacrati e il popolo di Dio della Chiesa di Noto, per mezzogiorno di oggi, stesso provvedimento è stao preso nella Diocesi di Caltanissetta.

Don Salvatore Rumeo, classe 1966, originario della diocesi nissena, attualmente parroco della parrocchia del Sacro Cuore di Caltanissetta, docente di catechetica e teologia pastorale presso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano nonché anche responsabile dell’Ufficio diocesano per l’Insegnamento della Religione Cattolica.

Mons. Rumeo negli anni ha conseguito anche il dottorato in Pastorale Giovanile presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma avendo alle spalle numerose pubblicazioni di carattere spirituale e pastorale.

Con la nomina del nuovo Vescovo, finisce nella Diocesi di Noto, l’era di Staglianò, diventato famoso per la sua pop theology e conosciuto anche come il “Vescovo cantante”. A lui dopo 13 anni a Noto, Papa Francesco ha dato l’incarico di presidente della Pontificia Accademia di Teologia.

Di mons. Staglianò si è parlato spesso sulla cronaca per le sue originali omelie cantate con brani di Mengoni, Nek, Noemi o Francesco Gabbani, ma anche per il libro “Oltre il cattolicesimo convenzionale. L’umanità di Gesù, verità, senso, libertà per tutti” con il quale Mons. Staglianò ha il presule ha dato vita alla sua “Pop-Theology”.

Con l’arrivo di Mons. Rumeo, è il caso di dirlo, la Diocesi di Noto si aspetta di cambiare musica.