Vittoria, emergenza e contromisure. Il sindaco Aiello convocva la giunta per provvedimenti immediati

I recenti episodi di criminalità accaduti nella nostra città, come gli ultimi i furti nelle aziende e negli uffici comunali, l’intrusione violenta e la distruzione vandalica dell’area di “front office” della direzione tributi e quanto accaduto ieri sera in Piazza del Popolo, un episodio che ha prodotto momenti di panico, terrore e pericolo, mettendo a repentaglio l’incolumità dei cittadini presenti e delle forze di polizia intervenute per evitare il peggio, richiedono risposte pronte, interventi e misure adeguate da parte delle Istituzioni.

Il Sindaco On. Prof. Francesco Aiello, alla luce di tutto ciò, stamattina in via straordinaria e urgente, ha convocato la Giunta. 

Gli amministratori insieme, hanno individuato una serie di interventi e richieste, atti a fronteggiare l’emergenza legata all’ordine pubblico nel nostro territorio. Occorre cambiare impostazioni e metodi al fine di garantire  la sicurezza dei cittadini, che manifestano paura e solitudine di fronte all’attacco criminale che la città sta subendo. E nessuno provi a dire che le città vivono tutte questo stato di emergenza, a Vittoria si è oltrepassato ogni limite.

Per consentire agli operatori delle forze dell’ordine di potere identificare, durante i loro rischiosi interventi, le persone fermate,  ogni cittadino, italiano o straniero, deve potere dimostrare la propria identità, così come previsto dalla legge vigente.  Appare dunque utile e necessario, ricordare a tutti,  che il rifiuto a fornire un documento atto  all’identificazione, richiesto   dalle autorità preposte e la mancata esibizione  dei relativi atti documentali, risulta essere sempre una grave inadempienza da verificare immediatamente con i mezzi informatici di cui dispongono gli operatori istituzionali, per la quale va ricercata  positivamente  la relativa misura correttiva.

Tale condizione diventa però reato nel caso di evidenti azioni criminose, in questo caso si tratta di un reato che va sanzionato con tutte le misure previste dalla legge, compresa la possibile applicazione  del “Daspo urbano”, al di là delle ulteriori implicazioni giudiziarie dell’atto delittuoso commesso. 

Gli sforzi professionali posti in essere dalle forze dell’ordine, tutte con gravi carenze di organici, da quelle municipali a quelle statali, cui vanno gli apprezzamenti del Sindaco e della Giunta, per lo spirito di collaborazione e l’abnegazione, non risultano, tuttavia, essere sufficienti. 

Occorre pertanto, un immediato adeguamento degli organici a presidio del territorio. A sostegno di tale richiesta si ritiene utile un’interlocuzione con le organizzazioni sindacali delle stesse forze dell’ordine, chiamate  a svolgere il loro ruolo in una condizione lavorativa impari rispetto al fenomeno criminale.

Queste, nell’ordine, le iniziative che vogliamo mettere in campo:

  • chiediamo al signor Prefetto la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, nonché il suo autorevole intervento per un  adeguamento immediato degli organici delle forze di polizia;
  • organizzeremo incontri pubblici con le comunità dei migranti al fine di creare una rete di condivisione sociale e culturale in vista di una maggiore e proficua convivenza civile.

 L’amministrazione Comunale saldamente ancorata ai principi di solidarietà e accoglienza, non intende arretrare di un millimetro rispetto alle determinazioni assunte, per far fronte agli episodi di violenza e ai fatti criminosi, più o meno organizzati, che si verificano giornalmente, auspicando adeguate misure a tutela dell’ordine pubblico. 

L’ Amministrazione comunale ritiene altresì necessario, mantenere e potenziare il proprio impegno rivolto   a favorire al meglio l’inclusione sociale. 

Pensiamo infatti di dare vita a nuove e più partecipate iniziative di ordine culturale che vedano i nostri giovani consapevoli protagonisti  di comportamenti che rifiutino  e ostacolino le infiltrazioni esterne nei loro luoghi di ritrovo, infiltrazioni  di gruppi di criminali, portatori di morte con  alcol e droga.

Rimaniamo convinti, infine, che la sicurezza sia alla base della vita civile e democratica, e che, rifuggendo dalle fragili generalizzazioni, rivendichiamo il diritto di denunciare con estremo rigore i fatti criminosi e i loro autori, chiunque essi siano e qualunque sia la nazionalità e il colore della pelle.

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