Il giornalista modicano Paolo Borrometi è stato rinviato a giudizio per diffamazione nei confronti della Commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana presieduta allora da Claudio Fava.

La vicenda, lo ricordiamo, risale al 2015 quando Borrometi si era occupato sul suo giornale “La Spia” della vicenda che aveva portato il Comune di Scicli allo scioglimento per mafia. Poi dopo tutti i gradi di giudizio, quella dolorosa vicenda per la città di Scicli, la verità fu accertata e lo scioglimento del Comune è stato illegittimo.

Della questione si è interessasta a lungo anche l’antimafia regionale ed in particolare il Presidente Claudio Fava aveva chiesto un’audizione con Paolo Borrometi, accusandolo, di non aver pubblicato l’appello pro  Scicli contro lo scioglimento fatto dalla Commissione.

Borrometi ha sempre negato e si è difeso dicendo che l’articolo era stato pubblicato e che bastava cercare su Google per trovare il link datato 15 marzo 2015, accusando, in un post su Fb, di falsità Claudio Fava e tutta la Commissione. Il passaggio successivo, dopo lo scambio di accuse è stato il ricorso alla carta bollata e la richiesta di un giudizio contro Paolo Borrometi per diffamazione.

Le indagini hanno dimostrato che in realtà la pubblicazione dell’articolo era avvenuto nel 2020, pare esattamente al termine dell’audizione di Borrometi dinanzi alla Commissione Parlamentare e non nel 2015, dando così ragione a Claudio Fava e a tutta la Commissione.

E così a distanza di due anni, a conclusione delle indagini preliminari, i pubblici ministeri Fabio D’Anna e Monica Monego hanno rinviato a giudizio Borrometi con l’accusa di “diffamazione” perché offendeva la reputazione dell’on Claudio Fava e di tutti gli altri onorevoli componenti: Rosanna Cannata, Nicola D’Agostino, Gaetano Galvagno, Annunziata Luisa Lanteri, Margherita La Rocca e Giuseppe Zitelli.

“Il rinvio a giudizio di Paolo Borrometi per diffamazione nei confronti della Commissione antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha dichiarato Claudio Fava, già presidente della stessa Commissione, è un primo, dovuto passo per restituire onorabilità alla nostra Commissione,al lavoro svolto e allo scrupolo con cui abbiamo sempre operato.“

A seguire il link dell’articolo incriminato 

https://www.laspia.it/appello-contro-lo-scioglimento-di-scicli/amp/