Operazione “Easy Credit” l’imprenditore modicano va ai domiciliari, accolta la richiesta dei suoi difensori

Ragusa – Lascia il carcere di Ragusa dove era stato rinchiuso dopo l’arresto e va ai domiciliari, l’imprenditore modicano coinvolto nell’operazione “Easy Credit”, insieme ad altre cinque persone tra Sicilia, Puglia e Lombardia.

Il cinquantacinquenne è stato l’unico a finire in carcere con l’accusa di truffa allo Stato sul “sisma bonus”.

Durante l’interrogatorio di garanzia nel carcere di Ragusa, il modicano si era avvalso della facoltà di non rispondere, ma i suoi legali avevano avanzato la richiesta di revoca della misura cautelare o quantomeno una sua attenuazione.

Ora su ordine del Tribunale del Riesame di Catania, all’indagato sono stati concessi gli arresti domiciliari.

Secondo quanto ricostruito dalla guardia di finanza, la società riconducibile al modicano sarebbe esistita solo sulla carta, gli interventi edilizi sarebbero stati solo fittizi, ma il guadagno di 2 milioni 800.000 euro sarebbe invece stato più che concreto.

Erano stati sequestrati beni per circa 3 milioni e mezzo di euro, l’equivalente dei crediti indebitamente maturati nell’ambito del raggiro. Stando a quanto emerso dalle indagini, 5 persone compiacenti avrebbero falsamente attestato di aver ricevuto una serie di lavori di ristrutturazione edilizia per il rischio sismico, su immobili che non erano mai stati nella loro disponibilità, da parte di una società riconducibile all’imprenditore modicano, formalmente operante nel settore della costruzione di edifici residenziali.

La società facente capo all’indagato, di fatto risultata una “cartiera”, avrebbe acquistato i crediti d’imposta generati dai fittizi lavori mediante l’opzione dello sconto in fattura. Gli immobili utilizzati per l’inserimento nelle comunicazioni, inviate all’agenzia delle entrate dagli indagati, sarebbero risultati di proprietà di altre persone, all’oscuro di tali operazioni.

All’imprenditore di Modica erano quindi state sequestrate 8 auto e altrettanti immobili. Nel dettaglio il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ragusa aveva disposto il sequestro di quote societarie, beni, disponibilità finanziarie degli indagati, nonché il blocco sul portale dell’agenzia delle entrate dei crediti compensabili nei cassetti fiscali riconducibili a 8 imprese e 3 risultati cessionari finali dei fittizi crediti di imposta.

I crediti fittizi sarebbero stati difatti ceduti più volte a terzi per consentire poi la monetizzazione tramite intermediari finanziari del bonus sisma e la successiva dispersione del profitto del reato. In tal modo gli indagati, secondo gli inquirenti, si sarebbero dunque assicurati i proventi illeciti che sono stati in gran parte auto riciclati per far perdere ogni traccia delle origini fraudolente delle risorse economiche illecitamente percepite.

arresti domiciliari, imprenditore modicano, modica, operazione easy credit, tribunaledelriesame catania

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings