In Consiglio a Modica si è discusso di emergenza rifiuti. Bastava poco? Ma alla fine chi pagherà?

Si è parlato dell’emergenza rifiuti sotto diversi aspetti, ieri sera, in consiglio comunale a Modica

Su imput del punto presentato dal consigliere Tato Cavallino, interventi e discussioni, ma in sintesi nulla di concreto. Il dato certo è che almeno fino ad ottobre l’emergenza continuerà ad esserci e che si procederà così come si sta facendo in questi giorni, cercando di mettere delle toppe ad una barca che fa acqua da tutte le parti.

Il timore è quello che, alla fine dei conti, a mettere mano al portafogli saranno come sempre i cittadini, anello più debole di una catena che va in frantumi per colpe che sono da addebitare al sistema regionale. Smaltire una tonnellata di rifiuti indifferenziati oggi sta costando a Modica 500 euro a tonnellata e, come ha evidenziato la dirigente del settore ecologia del Comune di Modica Enza Di Rosa, non si sono attualmente alternative. L’unica strada percorribile è quella di produrre meno indifferenziata e per fare questo bisogna differenziare meglio.

La Commissaria dell’ente, Mimma Ficano, ha spiegato anche che attualmente si sta cercando di coprire le spese necessarie per lo smaltimento della valanga di rifiuti accumulati, ma per far quadrare il bilancio come si fara?

E’ verosimile che alla fine la tassa della spazzatura lieviterà.

In consiglio si è anche parlato della discutibile campagna di sensibilizzazione sullo smaltimeno dei rifiuti che tanto sta facendo discutere in questi giorni e che è culminata con l’affissione di manifesti 6×3 nelle zone nevralgiche della città. Una campagna che porta la firma dell’ufficio ecologia ma che ha scatenato parecchie critiche. A tal proposito, anche il consigliere di maggioranza Ruffino ha annunciato la richiesta di una maggiore attenzione sulla comunicazione istituzionale.

La campagna comunicativa dell’ufficio ecologia a molti non è piaciuta perchè scarica tutte le responsabilità dell’emergenza sui cittadini, e ha fatto storcere il naso a quanti si impegnano quotidianamente per un corretto smaltimento.

Ivana Castello dai banchi di opposizione ha poi chiesto di sapere con quale criterio vengano scelti i siti da ripulire e da liberare da montagne di rifiuti, ma poi si è allontanata dall’aula facendo indispettire la commissaria che a questo punto ha ritenuto non avesse senso rispondere.

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