Modica – E’ stato un tour carico di affetto e emozioni quello che ha vissuto Anna Maria D’Agostino, sorella del compianto Cesare D’Agostino, calciatore tra l’altro di Modica, Ragusa e Scicli che ci ha lasciati il 9 agosto di 40 anni fa a soli 32 anni.

Il velocissimo “baffone” sotto il quale nascondeva il suo ammaliante sorriso, in Sicilia ha giocato anche con la Nissa e in Calabria con la Gioiese (Caltanissetta e Gioia Tauro, saranno le prossime tappe di questo viaggio che la sorella vuole continuare a fare per capire il segno che il fratello Cesare ha lasciato in queste città dove si è fatto voler bene da tutti non solo per le sue doti calcistiche, ma soprattutto per la sua umiltà e semplicità e per come affrontava la vita con il sorriso stampato in viso anche quando era in difficoltà.

A viaggio concluso e ritornata nella sua Sapri, Anna Maria D’Agostino ha trovato le risposte che si aspettava e ce le ha raccontate con una lettera.

“Quello appena concluso in Sicilia – scrive Annamaria D’Agostino – è stato il mio viaggio del cuore. Un viaggio di emozioni continue per scoprire le città di Ragusa, Modica e Scicli, dove il mio caro fratello Cesare ha giocato a calcio. Io e lui eravamo molto legati e le sensazioni di una sua presenza accanto a erano percepite. Gli amici del Modica Calcio, poi hanno fatto tutto il resto. Ho potuto constatare di presenza quanta stima e apprezzamenti morali gli amici – calciatori che ho incontrato hanno ancora nei confronti di Cesare e come in strada mentre passeggiavano mi presentavano dicendo: lei è la sorella di Cesare e la risposta era sempre la stessa:Cesare era un ragazzo buono. Momenti di racconti divertenti hanno dato il via alle nostre risate. Mi è d’obbligo ringraziare tutti coloro che ho avuto il piacere di conoscere. Cesare ci è stato vicino e ci ha sussurrato: io sarò sempre accanto a voi. La Sicilia per me ha un popolo forte, generoso e molto intelligente perchè ha tre civiltà che l’hanno resa tale: Greca, Araba e Spagnola. D’ora in poi voi avrete un’altra amica, quella amica sarò io. Non era così caro Cesare, che dovevi andar via, avevi qualcosa dentro che poi è scoppiato all’improvviso. Tu amavi la vita e io lo so che non eri fatto per la morte, quando te ne sei andato avevi solo 32 anni e una vita davanti a te. Hai fatto una scelta sbagliata che alla fine è pesata su di te, su di noi, tua famiglia e sui tuoi amici, ma te ne sei andato in massima riservatezza. I tuoi amici mi hanno detto che eri una persona meravigliosa sotto tutti i punti di vista, sia morali, sia calcistici, descrivendoti con aggettivi che solo a te si addicono. Il tempo di questa vita passeggera e soprattutto maledettamente ingiusta vola”.