Morishita da noi avvicinato non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Il monaco è molto provato

Sembra non avere ancora i contorni chiari la vicenda che coinvolge il reverendo Gyosho Morishita che fra qualche giorno celebrerà i suoi 24 anni di presenza a Comiso nella Pagoda della Pace che lui stesso ha realizzato.

Il sindaco di Comiso Maria Rita Schembari è intervenuta a difesa del reverendo per spiegare che “Il terreno dove si trova la Pagoda è stato dato dalla proprietaria in comodato d’uso gratuito. Ma ad un certo punto è stato realizzato una sorta di cancello che ne vieta il passaggio. Da qui è sorto un contenzioso tra il reverendo e la proprietaria del terreno. Come Comune siamo dalla parte del reverendo e soprattutto dobbiamo garantire ai turisti il diritto di poter accedere alla Pagoda. Per quanto riguarda l’utilizzo dell’acqua garantiamo come Comune la fornitura tramite le autobotti perché non possiamo certo lasciare il reverendo senza acqua soprattutto con questo caldo e considerando anche che si tratta di una persona anziana con problemi di salute.”

Questa la posizione del Comune di Comiso mentre qualche giorno fa la proprietà si era difesa tramite il proprio legale negando le accuse e sostenendo che la strada non è chiusa e che il passaggio non è vietato.

Insomma, da che parte sta la verità? Intanto pare che giorno 5 luglio ci sarà un incontro tra le parti per cercare di divenire ad una soluzione.

Il reverendo da noi contattato ha preferito non rilasciare nessuna dichiarazione anche se chi lo conosce bene dice che è molto provato da questa storia.

Siamo certi che proprio in nome di quella pace che viene predicata dal reverendo questa storia finirà nel migliore dei modi perché tutti sanno il valore non solo simbolico della Pagoda della Pace che lo ricordiamo è l’unica esistente in tutta Italia.