E’ nato il collettivo politico per una “Vittoria Democratica”. Fa capo all’ex sindaco Giuseppe Nicosia


Collettivo Politico per una Vittoria Democratica è questo il nome di un nuovo soggetto politico che si è costituito in questi giorni a Vittoria.

Fra i partecipanti ex amministratori di Vittoria che in passato hanno servito in vario modo la città e che rivendicano  di aver contribuito con il loro operato a realizzare un periodo di sicuro sviluppo socio-culturale ed amministrativo.

Ad essi si aggiungono anche tanti soggetti che, pur non avendo avuto precedenti esperienze amministrative, intendono offrire il proprio contributo di idee e di impegno nella comune direzione di una resistenza democratica all’attuale stato di degrado politico.

Fra i nomi spiccano quello dell’ex sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia dell’attuale consigliere comunale Sara Siggia.

E poi  ancora Germana Bellorofonte, Gaetano Bonetta, Francesco Cannizzo, Filippo Cavallo, Giuseppe Cilio, Elio Cugnata, Marco Dezio, Giombattista Faviana, Angelo Fraschilla, Greta Lo Monaco, Giuseppe Malignaggi, Manuelmarco Migliorisi,  Franco Modica, Gino Puccia, Salvatore RizzoPipo, Valentina Tagliarini.

Come si evince, ne fanno parte persone che affondano le proprie esperienze nel panorama cittadino più vario delle professioni, del volontariato, della cultura, dell’istruzione, del commercio, dell’agricoltura ma soprattutto il gruppo dei fondatori è certamente ben caratterizzato dal punto di vista storico-politico. E ciò, che potrebbe sembrare un limite, sarà invece il cavallo di battaglia, il punto di forza e di garanzia, in quanto “quelli di prima” possono oggi essere gli assertori di un fare politica alternativa che vuole mettere assieme, includere, sviluppare sinergie e attivare “empatie” economiche, sociali, culturali, etiche, esaltare la pluralità e la progressività contro il passatismo, il clientelismo, l’ignoranza, per abbracciare la modernità e sconfiggere la gerontocrazia borbonica che oggi impera nel nostro comune.

Questo costituisce il nucleo fondante che intende impegnarsi sin da subito per la promozione di progetti e percorsi culturali, sociali, amministrativi, di sviluppo economico e di rilancio della città.

Parallelamente intende svolgere anche un’attività di denuncia forte e critica rispetto all’inadeguatezza ed alla irregolarità diffusa che sta contraddistinguendo l’attuale amministrazione cittadina. Insomma, vuole essere un laboratorio permanente, un atelier dove si pensa e si sperimenta, ci si confronta, si creano ipotesi e percorsi di progresso. Vuole essere ai suoi esordi un organo certamente spontaneo che tende a sviluppare un’aggregazione progressiva ed empatica di risorse competenti che possano sviluppare un piano di enazione, di creatività diffusa, di soluzioni alternative e di possibilità di equilibri socio-economici nuovi all’interno del sistema città.

Oggi, purtroppo, la città dal punto di vista amministrativo versa in uno stato pietoso, in una sorta di punto di non ritorno e tra i più bassi della storia civica in termini di efficienza, di servizi, di immagine, di legalità, di etica. Fino a poco tempo fa la città era considerata tra le più dinamiche della Sicilia, competeva con i capoluoghi di provincia per l’offerta culturale, per la progettualità, per le iniziative economiche, etc. Oggi rischia di venire riconosciuta per l’incuria e l’arretratezza dell’amministrazione e per le molteplici debacle che rilevano gli articoli di stampa.

Riteniamo che non si possa assistere passivamente ad un consiglio comunale che resta inoperante per mesi e che si presenti con le irregolarità che hanno contraddistinto i suoi primi passi; che non si possa tollerare un’amministrazione comunale costretta a revocare in autotutela i propri molteplici atti amministrativi illegittimi e la cui principale occupazione sia quella, anziché di risolvere i gravi problemi della città, di sistemare con posti di staffisti e borse lavoro, in spregio delle graduatorie, coloro che l’hanno sostenuta elettoralmente; che non si possa ulteriormente assistere all’assenza di programmazione e progettualità, all’assenza di iniziative culturali e giovanili, nonché alla devastazione del patrimonio ambientale ed  architettonico.

Lo stato di degrado in cui versano i luoghi simbolo di Vittoria (la Piazza del Popolo con il brecciolino e lo sderrato come se fosse un relitto stradale periferico) e Scoglitti (la riviera Lanterna con lavori disastrati e recinzioni divelte e da terzo mondo, il ponte di Kamarina bloccato, il degrado manutentivo e l’assenza di qualsiasi idea di intrattenimento estivo), le false promesse su agricoltura e mercato, l’arretramento ideologico che porta alla decisione di riaprire al traffico alcune delle già poche aree pedonali, il disastro amministrativo connotato da lavori raffazzonati ed affidati con evidenti dubbi di legalità, sono tutti elementi di riflessione che non consentono a tutti noi vittoriesi di restare indifferenti.      

Il neonato collettivo, pur provenendo da storie facilmente leggibili ed ideologicamente individuabili, intende impegnarsi per sollecitare le migliori energie, anche a prescindere dalle appartenenze o simpatie partitiche, a partecipare al dibattito civico, alla sensibilizzazione sulle tematiche di maggior interesse, ad individuare percorsi comuni per risollevare le sorti della città. Ovviamente, vista la provenienza dei più, guarda con interesse privilegiato alle realtà progressiste-democratiche, al gruppo consiliare di Vittoria Unita e di Italia Viva, all’associazionismo attivo sui temi politico-sociali. Tuttavia, il delicato ed unico momento storico in cui versa la nostra realtà impone di guardare oltre qualunque steccato e sollecitare la collaborazione ed il confronto delle molte energie positive presenti un po’ ovunque in città per fondare le basi di una ripartenza e rinascita socio-culturale di Vittoria e Scoglitti.  

Per farlo avvierà proposte di interventi nel settore dello sviluppo economico ed urbanistico, della cultura, delle tematiche giovanili, promuoverà sui predetti temi dibattiti ed incontri pubblici, costituirà un osservatorio sull’attività amministrativa a mezzo del quale si monitoreranno le attività amministrative e si denunceranno le illegalità. Promuoverà la partecipazione alla vita politica dei giovani e di quanti avranno voglia di interessarsi positivamente alle sorti cittadine ed alla promozione del senso civico. Si confronterà con quanti vorranno adoperarsi per fare uscire la Città dal pantano di arretratezza delineato dall’attuale compagine amministrativa.

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Commenti (2)

  • Massimo Mantovani

    Bravi ! Purtroppo si assiste ad un decadimento politico e culturale di Vittoria quasi a livelli di mera sopravvivenza e rassegnazione al fatto che tutto va a rotoli. l’idea di fondare un collettivo politico e ‘ fondamentale per aggregare una partecipazione politica dei più e per una rinascita delle idee per disegnare un futuro di Vittoria che non sia di mera propaganda elettorale. Questo anche con una opposizione costruttiva che non deve fare sconti a chi ha promesso tutto e sta facendo poco.

  • Apprendo con piacere che in città la politica non è morta, la voglia di partecipazione è ancora viva, questo è un buon segno. Leggo con attenzione tutti i buoni propositi e tutte le difficoltà che tutti noi viviamo e sentiamo sulla nostra pelle tutti i giorni, l’inadeguatezza di amministratori che promettevano miracoli e la realtà di uomini che non posso farli, questo mi fa credere che il collettivo sia un ottima cosa per far camminare con i piedi per terra tutti coloro che pensano che il reale sia una cosa astratta , invece il reale e qui e adesso ed è qui e adesso che si deve risolvere, una cosa voglio suggerire ai fondatori del collettivo a fronte della super atomizzazione che oggi c’è nella politica nazionale e locale e a fronte dei nomi che leggo suggerirei un gruppo più eterogeneo , i nomi, di tutto rispetto, che leggo altro non sono che una riedizione della Margherita, è un taglio netto verso Italia viva questo non farà assolutamente bene al collettivo, almeno dal mio punto di vista, malgrado ciò sicuramente è un iniziativa lodevole che ci voleva assolutamente e con questo vi auguro un buon lavoro e vi auguro che nel prossimo futuro i partecipanti a quest’organismo politico siano sempre di più e sempre più eterogeneo

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